“Hypathia” e “Boreas and Oreithyia”, omaggio all’arte di Charles William Mitchell, pittore preraffaellita

Hypatia, oil on canvas by Charles William Mitchell

Charles William Mitchell (Newcastle upon Tyne, 1854 – 1903) è stato un pittore inglese preraffaellita.

Il suo stile pittorico si avvicina a quello del contemporaneo John William Waterhouse, il maggior esponente della fase più tarda dell’esperienza preraffaelita, con cui Mitchell dimostra affinità anche nella scelta dei soggetti.
Il suo dipinto più noto è Hypatia (Ipazia) del 1885 che raffigura la filosofa greca e pagana Ipazia (IV-V secolo) nuda di fronte all’altare di una chiesa cristiana nei momenti che precedono il suo assassinio.

Un omaggio, da parte dell’artista, ad una straordinaria figura di donna: Ipazia, nata intorno al 370 d.C. ad Alessandria d’Egitto, era amata dal popolo poiché non fu mai gelosa del proprio sapere, ma sempre disposta a condividerlo con gli altri, e al contempo era rispettata da molte autorità cittadine.
Filosofa e scienziata, scopritrice e studiosa, Ipazia riuscì a ottenere un forte peso politico e culturale in un’epoca in cui le donne non avevano la possibilità di distinguersi nella scienza.

Boreas and Oreithyia, oil on canvas by Charles William Mitchell – Nella mitologia greca Borea rappresenta il vento del Nord. Borea si innamorò di Orizia la rapì e la fece diventare sua moglie. Orizia divenne poi la personificazione della brezza leggere che segue il forte vento settentrionale e che mitiga la forza del sole.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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