Alberto Esse, artista filosofo e ribelle, accusato di aver sventolato bandiera rossa

Mao con bandiera rossa, olio su tela di Franco Angeli

Indagato (e archiviato) perché ha sventolato una bandiera rossa sotto il monumento a S. Antonino a Piacenza: ritornano i questurini d’un tempo che fu?

Si riporta il testo di un post pubblicato in facebook da Alberto Esse (Spagnoli all’anagrafe), indicatore del clima politico al tempo del leghista Salvini ministro dell’interno sostenuto dal Movimento 5 Stelle di Di Maio.

Albeto Spagnoli, in arte Alberto Esse

Ho ricevuto dalla Procura una raccomandata in cui mi si comunicava che era stata archiviata “per la tenuità del fatto” la procedura di indagine avviata nei miei confronti per il reato a cui all’articolo 650 c.p.(secondo internet inadempienza dei provvedimenti dell’autorità che prevede fino a cinque anni di reclusione). Non avendo la minima idea di cosa si trattasse e non essendo scritto nell’avviso in concreto che provvedimento dell’autorità non avrei rispettato sono andato in Procura per prendere visione del fascicolo a mio carico. Sono venuto così a sapere che durante la manifestazione “Stiamo con Riace – restiamo umani” del 5 ottobre scorso in Corso Vittorio Emanuele avrei commesso il reato di essermi seduto sotto la statua di S. Antonino con il cartello “Riace mi Piace” e sventolando una bandiera (di Potere al Popolo – annotazione mia) “fino alla fine della manifestazione”. Nel documento del Vicequestore vengo definito come Alberto Spagnoli detto Alberto Esse (praticamente, mi si passi la battuta, come dire Giuseppe Esposito detto “O malamente”) o anche “Alberto Spagnoli, artista ed opinionista conosciuto come Alberto Esse, legato all’estrema sinistra”. Il ricorso da parte della Questura ad una terminologia politica ideologica legata agli anni 70 come la definizione “estrema sinistra” (ininfluente nelle indagini) è preoccupante. Personalmente in quanto comunista sono contro l’estremismo e mi riconosco nello scritto di Lenin che definisce “L’estremismo come malattia infantile del comunismo”. Comunque tutto è bene ciò che finisce bene, grazie al buon senso della Magistratura, ma il messaggio chiaro venuto dalla Questura con questo procedimento non credo debba essere sottovalutato.
P.S.: Al fascicolo era allegato anche il DVD con il filmato dell’intera manifestazione di un ora e mezza girato dalla Digos). Volevo chiederne, come era nel mio diritto, una copia come documentazione ma la copia del DVD costa oltre 350 euro!!!

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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