“1861 – La storia del Risorgimento che non c’è sui libri di storia” di Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, Sperling & Kupfer

La storia secondo lo stile di Indro Montanelli, fatta di intrighi, di mistero, di ladrocinii, di ricatti e di congiure, il tutto all’insegna dell’interesse personale con le mutandine di qualche donnina compiacente che sa come indirizzare il potente di turno secondo il volere di un potente più potente. Così, lungo il percorso che porta alla nascita della nostra Italia, scopriamo il volto nascosto di chi abbiamo considerato eroe. A partire dal Conte di Cavour, decisamente in contrasto con il sovrano Vittorio Emanuele per le scappatelle amorose di quest’ultimo con la contadinella di turno tanto da essere definito più che il padre dell’Italia, il padre di molti italiani illegittimi. A seguire Garibaldi che promette le terre ai contadini siciliani ma poi non muove un dito quando queste vengono distribuite ai soliti latifondisti. Per tacere della misteriosa scomparsa dei patrimoni del Re Fedinando dopo l’ingresso delle camicie rosse in Napoli. Con chi sarà incaricato di indagare sui conti dei garibaldini, così sfortunato da incappare nel naufragio della nave che lo riporta nella sua Torino con tutti gli incartamenti raccolti. Che dire di Anita, morta vicina a Ravenna? Morte naturale o fu uccisa per non ritardare la fuga di Giuseppe? Che dire del massacro di contadini a Bronte da parte delle camicie rosse giudate da Nino Bixio? Che dire delle prebende pagate ai generali borbonici per portare le truppe lontane dal percorso trionfante (per assenza del nemico) dei garibaldini? Fino alla descrizione dei metodi delle truppe piemontesi, una volta sostituiti ai garibaldini, per soffocare la rivolta di quelli che vengono definiti Briganti ma che spesso sono invece soldati e truppe fedeli al deposto Re borbone. Massacri indiscriminati, repressione non tanto contro i briganti ma contro i contadini per creare terra bruciata intorno ai combattenti. Villaggi date alle fiamme, impiccagioni pubbliche, fuciliazioni, decapitazioni, saccheggi, stupri, violenze e il tutto con l’approvazione del Re, un vero assassinio di popolo con mezzi e strumenti da esercito coloniale d’occupazione. Senza pietà. Con il sistema economico del Sud che va a rotoli e crea quella situazione di arretratezza che ancora oggi divide in due il nostro BelPaese. Unità d’Italia? Nientaffatto. Son ben altri gli interessi in gioco, a partire dalla logica di potenza dei monarchi sabaudi. Insomma un libro da leggere per ‘aprire gli occhi’ e riflettere su quelli che il mito creato e scritto come sempre dai vincitori ci ha dipinto come eroi e che invece nascondono connivenze con interessi ben diversi da quelli esaltati dal Risorgimento (così ad esempio Mazzini accuserà duramente Garibaldi di aver tradito il sogno repubblicano consegnando l’Italia ai piemontesi in combutta con gli interessi degli inglesi), metodi repressivi da criminali di guerra, malaffare, delinquenza, corruzione. Un libro insomma da leggere anche per capire la genesi dei nostri tempi moderni in questo nostro Paese dove ancora trionfano mafia, corruzione, malaffare, occupazione del potere nel nome di interessi particolari.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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