Il mio anno letterario sabbatico: non resta che partecipare (da spettatore) alla settimana della letteratura a Bobbio. Per il resto solo idee e un breve racconto stampato a cura dell’Associazione L’inedito

Ormai al traguardo finale ‘la settimana della letteratura‘ proposta come ormai tradizione a Bobbio da Edizioni Pontegobbo, ecco l’occasione per una riflessione su un anno praticamente sabbatico rispetto alle mie personali ‘vocazioni letterarie’. Nessun progetto poetico se non quelle poche e marginali liriche (tre in tutto l’anno) scritte occasionalmente  ma comunque nessuna idea per una nuova pubblicazione in versi. Di converso un’ottima idea per un futuro romanzo basato sulla raccolta di testimonianze d’esperienze vissute, testimonianze raccolte che giacciono nelle pagine delle mie agende ma non una riga di sviluppo che le renda avviate verso il risultato finale, nonostante il contatto di possibile interesse da parte di un ipotetico editore. L’ipotesi di una pubblicazione (anche a pagamento da parte mia, nelle intenzioni) da distribuire gratuitamente in occasione di un’ipotetica festa di commiatto dal lavoro (tra un paio d’anni, salvo riforme della Fornero, quota 100 eccetera), praticamente un ‘testamento’ politico-sindacale legato alla mia pur lontana esperienza in fabbrica, all’interno del gotha del sistema industriale italiano. Abbandonato in bozza a far polvere all’interno di una chiavetta USB. Una sola eccezione. Su invito di Fabio Martini la presenza di un mio racconto in “Micro e Macro. Racconti da un minuto e altre storie…“, Associazione L’Inedito edizioni. “Dicono siano dolci come il miele“, racconto in realtà scritto qualche anno fa dedicato agli anziani che, per motivi di salute, sono ricoverati nel reparto di geriatria come visto e vissuto nell’ospedale della mia città. Racconto che, per un attimo, ho accarezzato l’idea di trasformare in pubblicazione autonoma anche come omaggio al Primario del reparto. Ma alla fine, viste le scarsissime ‘dimensioni’ (3 facciate della raccolta pubblicata) anche questa idea si è arenata ed è stata abbandonata. Da citare anche “Il SIgnor sette per tre ventuno – Storie di Pietro Derba” (2017, Costa editore), da un lato grande soddisfazione per l’esaurimento della tiratura ma rimasto come esperienza un pò fine a sè stessa. Insomma, che succede? Mi ripeto: anno sabbatico, fase di transizione, impegni diversi, stimoli al momento assenti, attenzioni pricipali rivolte altrove, senza nemmeno si possa pensare a sesso, birra & Rock ‘n roll. Quindi? Non mi resta che invitare alle ultime due ultime serate di Bobbio dove tra l’altro potete trovare il mio ‘Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo‘ pubblicato nel 2016 con Pontegobbo, ad acquistare la raccolta con il mio racconto breve (cliccando qui) e soprattutto … il 13 e 14 ottobre tutti alla maratona poetica di 25 ore che, come mi ha appena comunicato Massimo Silvotti, si svolgerà a palazzo Farnese, a Piacenza e a questo appuntamento credo spero che avrò lo stimolo di non mancare. Altrimenti dovrò iniziare a preoccuparmi. Che la vena sia esaurita?

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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