Venne la notte
Una notte di fine settembre
Con il vento stupido perverso
Mentre un gatto lanciava una serenata
Venne la notte e qualche pesce nel mare saltava
Mentre tracce rosse di aerei nel cielo
Portavano amori a Belgrado tra le stelle
Venne la notte, una notte insonne
Un bambino piangeva nella culla
Un operaio usciva per il turno
Un metronotte si accendeva una sigaretta
Una puttana telefonava a sua madre lontana
Poi il botto di due auto tra un drogato e un operaio
Mentre una vita nasceva in un ospedale semivuoto
E un’altra moriva per errore.
Nessun altro vide il vecchio sul ciglio della strada
Aveva perso il suo paradiso quella notte
grazie di cuore