Un’autorevole segnalazione per “Il Signor sette per tre ventuno – Storie di Pietro Derba”

La segnalazione del libro ‘Il signor sette per tre ventuno – Storie di Pietro Derba’ (di Claudio Arzani e Fausto Chiesa, Costa edizioini) sul periodico BANCA flash a pagina 26

BANCA flash è un periodico d’informazione della Banca di Piacenza giunto al 31° anno di pubblicazione. Voluto dall’allora Presidente Corrado Sforza Fogliani, Nobil Homo, avvocato e noto esponente della destra conservatrice di orientamento liberale (e liberista), come alternativa al quotidiano locale Libertà quando questo, negli anni ’80, cambiando Direzione e proprietà, assumeva una linea (moderatamente) progressista e di centrosinistra. Destinato ai soci azionisti e agli Enti pubblici, stampato in alcune migliaia di copie, vanta di “pubblicare le notizie che non si trovano altrove” per “vivere la vita della Banca“. Ovvero, stante l’orientamento voluto dallo Sforza Fogliani, di cultura, di storia, di dialetto, di vita sociale della città e, quasi in ultima analisi contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un istituto di credito, di economia. Insomma non un semplice bollettino bancario ma una pubblicazione con una precisa dignità e autorevolezza. Per questo scoprire oggi che, a pagina 26, risulta segnalato “Il signor 7 x 3 21 – Storie di Pietro Derba” (Costa edizioni, mio e di Fausto Chiesa per raccontare le vicissitudini di vita di Pietro Derba, dalla nascita il 7.03.1921, alla gioventù, alla chiamata in guerra con la marina, agli anni della ricostruzione fino a poco prima dei giorni nostri), mi ha dato una piccola soddisfazione. Nessuno dei miei precedenti libri aveva mai conquistato la minima attenzione da parte del periodico ‘liberista’ del Nobil Homo, per cui appunto stupore e soddisfazione per una volta sono ‘andati a braccetto‘. Con una piccola osservazione in aggiunta: il signor Derba, conclusa la guerra che lo aveva visto prigioniero in Africa nei campi di concentramento americani, venne assunto dall’allora Cassa di Risparmio di Piacenza (filiale di Borgonovo). Bene, invano con l’amico e coautore Fausto Chiesa abbiamo cercato un supporto da parte della Fondazione della Cassa (in sostanza la disponibilità per la semplice presentazione in città del libro, senza contributi economici utili per ‘far cassa‘) in memoria di una persona che appunto della Cassa è stato dipendente. Risposta? Porte chiuse. Così trovare attenzione da parte dell’istituto piacentino concorrente ha aggiunto stupore allo stupore. Con un’annotazione ‘a latere’: il libro, stampato in 300 copie e destinato ad una diffusione locale (in particolare nella zona della Val Tidone e di Borgonovo in particolare dove ha vissuto Pietro), ha già superato, in poco più di tre mesi, le 200 copie tra diffuse e vendute, diventando forse il mio libro di maggior successo o comunque posizionandosi alla grande nella mia personale ‘top ten’.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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