“Un uomo, la pelle scura, nel buio”: il mio contributo alla 25 ore di poesia a Palazzo Farnese

Un uomo cammina nel buio della strada,
verso dismessi capannoni industriali, 
memorie operaie archeologia
di ingranaggi, olii lubrificanti. 
Un uomo, la pelle scura,
cammina cammina
ignoto futuro, il passato transitato,
il presente avvolto nel silenzio. 
Alzo
gli abbaglianti 
per non fermare
di quell’uomo, la pelle scura, 
il cammino nel silenzio.

Non ci sarò. Anche se invitato, anche se il mio nome è in cartellone, non ci sarò. Un cuore in vena di scherzi, un motore da riassettare che proprio in questa settimana si è “fatto vivo” e, detta tra di noi, finchè comunque si vive, tutto bene. Le mie poesie erano programmate per stasera alle 20 circa. La prima, della serie dedicata ai nuovi poveri che avrei proposto, la pubblico in Arzyncampo in attesa della prossima manifestazione dove conto di non mancare, motore permettendo, per leggere non una ma tutte le mie liriche dedicate all’accoglienza, alla solidarietà, all’umanità. 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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