Non c’è festa
nè Domenica
non c’è messa la mattina
mani rigide
accartocciate
nel caffè che non arriva
sentono seguono
i passi che si scansano
di chi ascolta la dottrina
e resta cieco
A volte inciampa
sbadato tra i cartoni
di chi trema
c’è chi dorme senza sonno
la tristezza indifferente
In preghiere non vissute
c’è chi batte il petto
in mea culpa sconfinate
ma i miracoli non riflessi
restano bui tra le anime
nelle arcate fredde
le coperte riparano le fosse.