“Sardine senza bandiere? Rischio di antipolitica e qualunquismo?”, dubbi di Alberto Esse

Lettera aperta ai movimenti di “Friday for future”, “Le sardine”
“Uomini in difesa delle donne” e femministi
Perché alle manifestazione pubbliche da voi promosse parteciperò portando la bandiera rossa partigiana e di Gramsci.

Cari compagni e compagne o amici ed amiche (fate voi) di Friday for future, del movimento delle sardine, del movimento femminista, degli uomini per le donne ecc ecc :
Voglio innanzitutto chiarire che sono completamente dalla vostra parte nel vostro impegno in difesa dell’ambiente, contro il salvinismo, indifesa dei diritti delle donne ecc. Come ho dimostrato sempre, nella pratica e non semplicemente cliccando mi piace, appoggio le vostre lotte contro quelli che considero frutti del capitalismo e del liberismo e ribadisco il mio impegno a collaborare attivamente con voi e partecipare alle vostre mobilitazioni ed iniziative pubbliche. <br> Detto questo non posso nascondere una certa preoccupazione nel fatto che sempre più spesso pretendiate di VIETARE di principio QUALSIASI bandiera o simbolo di Partito. Al di là della vostra buona fede (che non metto in discussione) e della preoccupazione di non farsi strumentalizzare di fatto, OGGETTIVAMENTE il dilagare di questa posizione finisce per diventare una manifestazione pericolosa di ANTIPOLITICA (mascherata da antipartitica) una manifestazione di QUALUNQUISMO che mette sullo stesso piano quei partiti criminali (fascisti, berlusconiani, leghisti, renziani ecc. e sottolineo ecc.) che sono i veri responsabili politici dei mali contro cui vi battete e tutti quei partiti, organizzazioni e movimenti politici che invece da sempre sono stati e sono in prima linea, pur con mille limiti ed errori, nella difesa di quegli obbiettivi per cui vi state battendo. Questo non fare distinzioni è inaccettabile e pericoloso.
Per queste ragioni, non per spirito polemico, ma come un invito concreto a riflettere su questo tema ho deciso che nelle mobilitazioni pubbliche da voi promosse ed aperte ai cittadini parteciperò portando la bandiera rossa dei Partigiani e di Gramsci.
P.S:
Per inciso,nel movimento di lotta del 68 uno dei nostri principali slogan era “Vietato Vietare”.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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