Georges-Henri Rouault diede dignità nei suoi quadri ai diseredati della Francia della prima metà del XX secolo. “Pentitevi e chiedete perdono a Dio per i vostri peccati!” è ciò che consigliava ai giovani artisti quando gli chiedevano cosa dire a quanti intraprendevano quella carriera.
A 25 anni si convertì al cattolicesimo ed iniziò una serie di quadri a tema religioso, e con uno di loro, “Il bambino Gesù fra i dottori”, ottenne un premio.
I protagonisti delle opere di Rouault erano personaggi marginali o di aspetto indesiderabile, come prostitute, artisti di circo, giudici e aristocratici dall’aspetto ripugnante. Al riguardo dirà: “Se ho fatto dei giudici figure tanto deplorevoli, è perché traducevo senza dubbio l’angoscia che provo alla vista di un essere umano che giudicherà altri uomini”.
Rouault è stato un cronista del suo tempo al momento di ritrarre coloro che tutti disprezzavano. Le sue prostitute riflettono quindi tutta l’immoralità e la depravazione alle quali si vedevano sottoposte tante donne per mandare avanti la famiglia nella Francia degli inizi del XX secolo. Cerca di mostrare la vita da una prospettiva cristiana che porta a impregnare di oscurità le sue tele che, oltre a tristezza, mostrano una profonda pietà di fronte alla devastante miseria umana. Quando una volta gli chiesero perché dipingeva cose brutte, la sua risposta fu che l’approccio cristiano non è pessimista né ottimista, semplicemente realista.