Piacenza: lo sfalcio dell’erba dove la giunta passeggia, tipo polvere sotto il tappeto

Spariti i cespugli amazzonici in prossimità del ponte ex ferrovia per Bettola

Qualche giorno fa una rappresentanza della giunta, Sindaco in testa, si è presentata in via Calciati ad ammirare i lavori dell’ultimo supermercato sorto alla velocità della luce nell’area dove finora sorgevano abbandonati e dimenticati i magazzini di Mazzoni trasporti, una ditta da tempo trasferita altrove. La visita, immortalata con tanto di fotografia destinata alle pagine del quotidiano locale, non si è ben capito cosa volesse significare. Quale sia infatti il vanto ipotetico della giunta comunale per questa realizzazione non è ancora ben chiaro: un nuovo supermercato dove già ne esistono due con conseguenti chiusure dei negozi del piccolo commercio di vicinato, un marciapiede che comprende una pista ciclabile realizzato eliminando un paio di decine di posti sosta per auto, un grande parcheggio al servizio del nuovo supermercato tutto fatto di cemento, alcune delle poche piante un tempo presenti tagliate senza misericordia (non bastava spostarle altrove? Così aveva chieso una cittadina all’assessore Mancioppi senza ottenere risposta). Insomma, forse qualche luce (da dimostrare) ma anche molte ombre che, come ha scritto una cittadina indirizzando una lettera sempre al quotidiano, il consiglio alla politica sarebbe di “volare basso”. Ma quel che più fa sorridere è che, lungo il breve tragitto seguito dalla delegazione di giunta (via Calciati, ponte ex ferrovia per Bettola) è intervenuta immediatamente la nuova ditta di Cremona aggiudicataria dell’appalto per la manutenzione del verde.

E questo sarebbe uno sfalcio a regola d’arte? Erba secca in attesa di mozzicone di sigaretta acceso per poter bruciare?

Un’aggiudicazione tardiva che, causa pioggie abbondanti, ha trasformato il presioso (in quanto poco) verde cittadino in esempi di foresta amazzonica con parchi impraticabili e cespugli sulle strade che, limitando la visuale, sono diventati pericolosi per automobilisti e pedoni specie in prossimità delle zebre. Ora finalmente l’aggiudicazione è stata fatta. Non interessa che la ditta piacentina già aggiudicataria in precedenza ritenga opportuno ricorrere contro il bando. Non interessa che l’amministrazione pubblica anzichè valutare l’operato dell’assessore Mancioppi, leghista, abbia puntato il dito contro gli uffici tecnici passando gli atti alla Procura della Repubblica nell’ormai classico “stile Di Maio/Salvini” (la colpa di ogni fallimento attuale è sempre di chi ha governato prima o comunque di altri, del Pd e spesso della sinistra tutta). Quel che interessa è vedere che nello stesso punto, sul lato opposto della stessa strada, nella vicina piazza Libertà, in viale Patrioti, nella stessa rotonda di piazzale Velleia, alla faccia del Mancioppi la foresta regna sovrana.

Ponte ex ferrovia per Bettola, lato opposto a quello della passeggiata esplorativa della giunta Barbieri. Tutto come una settimana fa, esempio di decoro cittadino

Ma non solo: contemporaneamente al post pubblicato domenica scorsa (vedi qui) tramite il quotidiano l’assessore annunciava che, massimo in 15 giorni, lo sfalcio sarebbe arrivato a regime e la situazione tornata alla normalità. Di giorni ne sono passati sette e per ora risultati non se ne vedono, in zona piazza Libertà. Quindi: o la giunta riprende con le sue passeggiate primaverili o il Mancioppi se ne va a casa oppure preghiamo che il tempo sia clemente e non piova più. Insomma, tutti vestiti da indiani pellerossa a ballare ululando la danza del sole.

Viale Patrioti, oggi, domenica 9 giugno. E la promessa dell’assessore Mancioppi di un ritorno alla normalità in 15 giorni? Sette sono passati, vedremo tra i prossimi sette.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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