“Per i morti, signori, per i morti”, lirica di Giuseppe Diodati, poeta in Pescara

Cimitero al tramonto, olio su tela di Luigi Lobba
Per i morti, signori per i morti.
Per loro e per chi ne esce con i polmoni rovinati
Per i morti e per quelli che ogni giorno rischiano la vita
Per i morti signori per quel morire soli
Non si può restare in silenzio
Mentre viscidi vermi di cadaveri in putrefazione
Gridano di complotti e negano la pandemia
Non si può restare in silenzio e tacere
Mentre le larve fuoriescono dalle fogne
Per i morti e per tutto il personale sanitario
Questi viscidi negazionisti vanno insultati, bannati e cacciati
Questa genia turpe e criminale va gettata nell'inferno del silenzio profondo

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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