“Se l’obiettivo del servizio sanitario nazionale è quello di offrire sempre migliori trattamenti di cura ai pazienti, è su questo aspetto che occorre concentrare l’attenzione“. Non è dunque sul tipo di edificio (nuovo o vecchio che sia) che occorre concentrare l’attenzione. “Infatti non è dimostrato che una struttura ospedaliera costruita ex novo garantisca ricoveri, cure e accessibilità migliori di una struttura esistente ristrutturata e adattata alle nuove esigenze sanitarie“.
Sono parole e riflessioni che Stefano Pareti, già stimato Sindaco piacentino negli anni ’80, ha scritto in un lungo intervento sul quotidiano locale lunedì 16 luglio, puntualizzando in poche parole che “insomma la convenienza dell’operazione ospedale nuovo appare molto dubbia“.
“Senza voler insegnare niente a chi pianifica e progetta, cerco di suggerire un approccio più prudente e attento prima di decidere su ciò che interessa la città e i cittadini“, ha proseguito Pareti ricordando che le aree per l’ampliamento dell’ospedale di via Taverna esisterebbero citando l’ipotesi di trasferimento dell’Arsenale nel Polo Logistico (“come già previsto nel PRG 1980“) e della possibilità di trasformare l’exz area Acna in un ampio parcheggio.
Ma non basta: “la sequenza corretta del percorso amministrativo per arrivare a decisioni di quest’importanza sarebbe: pianificare-programmare.finanziare. Il tutto con la massima informazione, partecipazione e trasparenza” anche perchè “decidere se, dove e come fare l’ospedale ha conseguenze sull’intera città e sulla vita di tutti i cittadini. L’ospedale è un tassello fondamentale del tessuto urbano, specialmente in una città medio-piccola come Piacenza”:
Ultimo appunto “occorre che la Regione si faccia garante dei finanziamenti per l’intero importo necessario alla edificazione del nuovo ospedale. E non solo di una parte“. Si parla infatti di una spesa stimata in 200 milioni di euro, cifra che sarebbe coperta per poco più della metà da Bologna. Senza del resto dimenticare che “i costi di costruzione di queste strutture sono sempre enormemente superiori alle previsioni“, infatti, ricorda Pareti, “sia l’ospedale di Ferrara, sia quello di Bergamo, di recente realizzazione, sono costati 500 milioni“.