“LUCI SEGRETE”, il nuovo libro di Francesco De Girolamo poeta in Roma recensito da Vincenza Salvatore

Quando si va nell’interiorità si scopre sempre un velo di malinconia, perché è solo all’interno di sé che inizia il processo emozionale. La parola dunque opera come strumento della realtà o come realtà? Per Wittgenstein nella parola vi è il microcosmo il fatto, l’atomo della vita, quindi la parola è fatto, è realtà. I versi di Francesco De Girolamo sono il suo mondo. L’inquieto mondo viene scosso dalla silenziosa memoria di attimi immersi nel sentiero della vita. Il titolo è giusto: “Luci segrete” per significare, negli impercettibili moti dell’animo, quei momenti che ciascuno sente, ma non sa dire. In armonia con la struttura haiku, Francesco De Girolamo costruisce con immagini opposte la melodia della sua poesia essenziale, ma intensa:

Dietro il cristallo
della neve ferita
soffia l'azzurro

Vento di maggio,
obliquo balenare
rosa di orme

Fiumi di melma
scorrono verso il gorgo
di solchi verdi

Dietro l'assenza
una muta promessa
quieta attesa

Ad occhi chiusi
nel cerchio dell'abisso
la luna sale

Sembra che prevalga in lui quello che non c’è: l’assenza e il silenzio, ma essi si perdono in quei frammenti segreti della vita che la luce gli offre.  Sono però questi stati d’animo a muovere le parole. Le sue parole e il suo sentire si identificano in un processo reale.  E’ un mistero che si cela in quei momenti dove non appare nulla, ma si provoca un silenzio fortemente parlante. In questo paradosso una luce emerge e non può essere nascosta, perché solo l’occhio attento dell’essere capta lo splendore. Il segreto sta nel cuore di chi lo scopre. All’interno dell’apparire oscuro delle cose emerge il positivo. La poesia di De Girolamo svela e racchiude piccoli frammenti d’estasi nei quali il proprio silenzio sa parlare. Interno e esterno sono per l’autore un unico cosmo nel quale la luce è elemento visibile dell’universo, ma è anche segreto, perché offre un’immagine tutta da scoprire. Il cuore nasconde alla mente i suoi attimi fuggenti ed entra nell’interiorità come un lampo e interrompe il nascosto mistero di sé.

Francesco De Girolamo, poeta in Roma

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.