“Lo strano caso del dottor Jekill e del signor Hyde”, racconto di Robert Louis Stevenson, edizione speciale Corriere della Sera

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde è un racconto gotico scritto e pubblicato dallo scrittore scozzese Robert Louis Stevenson nel 1886. Nella notte di Londra, un uomo calpesta volutamente una bambina, non curandosi delle sue grida. Rincorso da un passante, il demoniaco signor Hyde accetta di risarcirla con del denaro: ma l’assegno che produce ha la firma del distinto Jekyll, un medico stimato da molti. Dell’episodio viene informato un avvocato londinese, Gabriel John Utterson, grande amico del dottor Jekill che scopre dove soggiorna Hyde ovvero nel laboratorio di anatomia dismesso che si trova proprio nel retro dell’abitazione dell’amico. Quale rapporto tra i due? Se lo chiede Utterson, considerando che oltretutto incredibilmente proprio Jekill ha lasciato un testamento col quale nomina Hyde destinatario dei suoi beni in caso di suo decesso o di scomparsa. Fatto incredibile, considerando la bontà e la generosità dell’uno contrapposta al senso di malvagità che sembra emanare da Hyde, un essere capace di suscitare al solo vederlo o incontrarlo orrore istintivo. Un racconto che ha immediatamente incontrato grande interesse vuoi perché quelli erano i tempi nei quali Jack lo Squartatore furoreggiava nella Londra delle nebbie, dell’Isola dei Cani, dei docks che era meglio non frequentare nelle ore notturne. Realtà di sangue e fantasia nera, dunque. Ma soprattutto un racconto capace di far riflettere sul fatto che ogni umano, per quanto normalmente di indole buona, psicologicamente presenta e vive un’ambivalente pensiero irrazionale sovente carico di malvagità. Chi di noi non ha desiderato di incontrare qualcuno nel buio della notte e di colpirlo con un bastone oppure ha augurato sventura e sfortuna ad un qualche rivale, al datore di lavoro, a chi ha tentato di prevaricarci? In evidenza infine lo stile, il metodo dello scrivere di Stevenson che realizza un giallo con un ritmo incalzante e nello stesso tempo un horror delicato senza i toni truculenti di un Poe, riuscendo alla fine a ‘parlare’ al lato oscuro che alberga in ciascuno di noi. A questo punto non resta che seguire Utterson che il maggiordomo del dottor Jekill, visibilmente terrorizzato, ha appena raggiunto chiedendogli di precipitarsi a casa dell’amico. Qualcosa non va ed è qualcosa di terribile. Buona lettura ma badate a fare attenzione: il cuore deve essere coraggioso, pronto ad affrontare il mistero, qualunque esso sia.

Mr. Hyde massacra un gentiluomo

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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