“Le fiabe illustrate dei Bersani”, leggende del nostro Appennino, autori vari, Officine Gutenberg editore, 2019

L’arrivo della Primavera e del giorno di festa, la Pasquetta, sembrano un’ottima occasione per un’interessante gita “fuori porta“: partiamo dunque dalla città, Piacenza, superiamo San Polo, San Giorgio e, poco prima di Carpaneto, svolta a destra direzione Gropparello (che potrebbe essere occasione per visitare il Castello che, covid permettendo, garantisce l’apertura a visite guidate e la creazione di ambienti tematici per bambini con la possibilità di incontrare il fantasma della Dama Bianca, Rosania Fulgosio, signora del castello dalla tragica storia). Ma, prima di arrivare al Comune capoluogo della Val Vezzeno, superiamo Sariano e attraversiamo il piccolo borgo di La Valle, dove non sono presenti banca, farmacia, parrocchia ma nulla ci vieta una sosta alla trattoria sulla sinistra o al negozio di alimentari “dalla Giselda” che s’affaccia sulla destra della strada e che offre buonissimi prodotti tipici locali: formaggi, salumi (la coppa piacentina artigianale, la pancetta arrotolata, il salame) e, a novembre, i sanguinacci, gli insaccati di interiora e sangue del maiale, un attentato al fegato che tuttavia ci portano ad un passo dal Paradiso. Ma proseguiamo: badando ai cartelli, qualche chilometro prima di Gropparello, troveremo una deviazione a sinistra per Castellana e per la piccola frazione dei Bersani, “il paese delle fiabe“. Qui, qualche anno fa, l’Associazione “Arte Nostra” promossa dall’artista Francesco Chittofrati, si è fatta promotrice di quest’iniziativa sicuramente particolare: attraverso il coinvolgimento degli abitanti del luogo e di artisti locali e non, sono stati realizzati dipinti sui muri delle case che raccontano le storie dei personaggi della nostra infanzia: da Pinocchio ad Alice nel paese delle meraviglie, da Cappuccetto Rosso e il famelico lupo, da Hansel e Gretel ed altri ancora.

Appunto due anni fa circa, per l’esattezza nel 2018, le Officine Gutenberg hanno promosso un workshop di due giorni per scrivere nuove fiabe, ambientate tra la campagna, i prati, i boschi della verde Val Vezzeno. Giovanni Battista Menzani, Piera Marchioni, Alessia Maretti, Lisa Tibaldi, Nicoletta Livelli, Saveria Albanese, Paola Cerri, Barbara Tagliaferri, Sandra Saltarelli, Giusi Taglialatela sono gli scrittori che hanno aderito all’invito, in seguito affiancati dagli illustratori Fausto Chittofrati, Piera Marchioni, Alice Iudicello, Carla Piazza, Francesco Piccinelli, Giusi Taglialatela ed ecco stampato il libro che ci accompagna in una magica atmosfera in odor di sogni che sanno farci volare.

Storie di ranocchi, principi azzurri e della bambina che, udite udite e stupite, odiava le bambole, incontro con Jessica la Lucertola che parla, il bosco incantato dove vive Domitilla giovane principessa delle fate che volava libera senza regole, la bambina che si chiamava Petunia ma che i genitori chiamavano Tremolina perché aveva paura di tutto, Marinella che viveva vicino al Castello ma non aveva bambini coi quali giocare, Jack capelli lunghi e rossi che non amava studiare ma solo giocare correre nei prati e salire sugli alberi, quel gruppetto di case che a guardarlo facevano pensare ad un piccolo paese felice e invece gli abitanti erano tutti tristi avevano perso la voglia di fare qualsiasi cosa, persino di pensare, Pallina che si chiamava così perché quando è nata aveva la testa tonda proprio come una pallina era piccola piccola e tutti la canzonavano perché non era capace di salire sugli alberi, Arturo bianco coniglio di stoffa dalle orecchie grandi grandi timido e riservato, Bianca bambina venuta dalla città giù in pianura che non voleva parlare. Le fiabe, diceva Gianni Rodari, contribuiscono ad educare la mente. Per questo una giornata ai Bersani di Gropparello, tra le fiabe che tutti conosciamo dipinte sui muri delle case e le fiabe nuove scritte ed illustrate proposte nel libro, rappresenta una ghiotta, magica opportunità per una visita che non dobbiamo farci sfuggire.

Impossibile arrivare a quell’uva, che delusione! Delusione? Macchè delusione, a ben guardare non meritava, di certo era ancora acerba!

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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