“La storia la scrivono i vinti”, gaffe da emozione oggi alla presentazione del ‘Signor 7 x 3 21’ a Borgonovo

24 settembre 2017, Auditorium della Rocca, Borgonovo Val Tidone, presentazione del libro “Il Signor Sette per Tre Ventuno – Storie di Pietro Derba”. Un excursus storico che, partendo dal primo dopoguerra, porta il Piero a studiare e poi lavorare in tempo di camice nere, quindi ad attraversare il tempo buio della seconda guerra imbarcato con la Regia Marina e a seguire prigioniero degli americani in Nord Africa, il ritorno nell’Italia del boom economico, la famiglia, la vita ‘normale’ fino ai giorni nostri.

Emozioni a non finire alla ‘prima’ de “Il Signor Sette per Tre Ventuno – Storie di Pietro Derba“, Costa editore. Auditorium della Rocca di Borgonovo. Novanta sedie occupate su novanta. Circa venti in piedi. La foto non rende onore al pienone al momento della proiezione dell’intervista realizzata da TeleLibertà poco prima che Piero ci lasciasse, sul finire dell’anno scorso. Certo qualche assenza di rilievo, a partire dai giornalisti del quotidiano locale, ma la famiglia (con il supporto di Fabrizio Costa) ha davvero lavorato d’eccellenza: il paese c’era tutto o quasi per ricordare un uomo che ha saputo essere personaggio nel e del paese. Interventi e saluti del Sindaco, Pietro Mazzocchi, di Matteo Lunni, consigliere comunale, di PierLuigi Forlini in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini. Letture di Dalila Ciavattini che ha saputo strappare lacrime a molti dei familiari, delle figlie e delle nipoti di Piero a partire da Angelica, la più giovane delle nipoti, quando è iniziata la lettura della sua lettera-introduzione al libro iniziata con quelle parole, “Caro nonno …“. Per finire gli interventi di noi coautori: Fausto Chiesa per la parte dedicata agli anni della vita civile, io per quanto agli anni della guerra raccontando di un uomo al quale nessuno, nemmeno la guerra è riuscito a strappare quel sorriso a denti bianchi immortalato in tante immagini a partire dalla copertina del libro. Un ragazzo al quale la vita non ha proprio sorriso (il padre emigrò in Argentina per non tornare più) ma che ha saputo credere e lottare per i suoi valori a partire da quelli della famiglia. Anche quando ha subito la cattura da parte degli americani e la deportazione in campo di concentramento. Sono stati più di 100mila gli italiani catturati e internati nei campi americani, inglesi, francesi in Nord Africa. Poi per quanti non seguirono l’armistizio proclamato dal Re si aprirono le porte dei campi di concentramento in Inghilterra, negli Stati Uniti, in Sud Africa dove se non furono proprio torture le violenze e le privazioni subite dai nostri ragazzi non furono del tutto distanti da quelle dei campi tedeschi. Di questo la storiografia ufficiale dice e racconta poco. Del resto, il senso del mio intervento, non esiste la guerra giusta e la storia è solo una verità di parte che tace dei fatti dell’altra parte. Ecco dove, travolto da tanto successo, scatta la gaffe della serata: “al massimo esiste la storia così come la scrivono i vinti“. Per fortuna l’applauso impedisce ai più di capire.

24 settembre 2017, Auditorium della Rocca, Borgonovo Val Tidone, presentazione del libro “Il Signor Sette per Tre Ventuno – Storie di Pietro Derba”. Claudio Arzani (autore con Fausto Chiesa) e Dalila Ciavattini, lettora.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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