“La malinconia”, di Amalia Guglielminetti, da “I poeti crepuscolari”, Oscar Mondadori, I classici moderni

Dentro le vene la malinconia

s’insinua, ed è un morbo sonnolento

cui giova non trovar medicamento,

uno stupor di morbida follia.

.

Il desiderio più tenace svia,

smemora del più intenso sentimento,

quasi vapori un greve incantamento

d’oppio, in cui goda più chi più s’oblia.

.

Essa è come un giaciglio, ove un’inerte

stanchezza ci abbandoni svigorite,

con le treccie disciolte e a braccia aperte.

.

Ed ha il torpor d’alcune notti estive,

in cui ci s’addormenta indolenzite

dallo spasimo oscuro d’essere vive

.

A.Guglielminetti, “L’amante ignoto”, copertina di E. Rubino

www.internetculturale.it/genera.jsp?id=256

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Di Amalia in Arzyncampo

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oltre alla scheda sulla vita di una donna controcorrente

vissuta nell’Ottocento bacchettone e moralista

.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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