“La bottiglia e il bicchiere”, lirica di Antonin Artaud (1896 – 1948) da ‘Poesie della crudeltà’, Stampa Alternativa editore, 2002

Bevitore di assenzio, olio su tela di Laszlo Mednyanszky

La lava verde dell’assenzio ha sommerso
la bella sera sospesa nell’aria con i suoi rami
e fatto salire nella bottiglia dalle calme ondate
le stelle di un giorno interiore e più leggero.
Negli specchi del bar dove la luna è nevicata
scorre la fontana della pubblica piazza
dove gira freneticamente la meccanica
di automobili che fuggono con occhi adamantini.
E io mi soffermo, nell’acqua verde dell’assenzio,
a seguire perdutamente tramite l’allettante inverno
e la neve dei loro bei corpi dai fiori spenti
le donne che l’amore ha trasformato.

“Je ne sais pas mais je sais que”, Ritratto ispirato alle parole di Antonin Artaud. Olio su tela, di Bruno Beccaro

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.