“Il mistero del grande pioppo”, romanzo di Giovanni Volpi, illustrazioni di Davide Volpi, Le Piccole Pagine edizioni, 2019

Capita talvolta inaspettato un colpo di fortuna: acquistare quasi per caso un libro che ti strappa un sorriso, che leggi e ti ritrovi sereno. Una favola che ti riporta all’innocenza bambina. Così queste purtroppo solo 91 pagine che ci propone Giovanni Volpi, giornalista cresciuto nelle campagne del piacentino. “Vivo in una vecchia cascina dalle parti del torrente, mi chiamo Tappo e sono un cane piccoletto e sempre indaffarato.” Così si presenta Tappo, il protagonista posto a guardia del cortile e dei campi fino al grande pioppo, il punto più lontano da casa, una fattoria posta a poca distanza dal Po. Monitorizza, vigila e protegge gli altri animali della fattoria ma fraternizza in particolare con Lucy, la gatta della padrona, e Rosina, la civetta con il nido nella legnaia. Saranno le alleate migliori nella battaglia che lo aspetta contro qualche gatto infido del quale è meglio non fidarsi e soprattutto contro la banda dei topi, capitanati da un feroce guerriero, Rattorosso, che vorrebbero cacciare gli umani e invadere la fattoria impadronendosene. Comunque conosceremo tutti gli animali che vivono nell’aia, da Saetta a Lampo. Il vecchio Rocky, Berta, Flora, la piccola Eva e il fratellino Jack. Insomma, una lettura da non perdere assicurandosi il libro magari acquistandolo da Amazon (qualche difficoltà in più cercandolo in libreria ma lo si può pur sempre appositamente prenotare).


Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.