“Il dopo” (covid 19), lirica di Giuseppina Novelli, 3^ classificata al concorso Dantebus, II edizione 2020

inno alla vita, olio su tela opera di Silvano Poggiani
E camminerai, nuovamente tra gli occhi delle strade, e respirerai 
con timore il vento del cambiamento.
Correrai tra le braccia di chi ancora è lì, e che con forza, ha 
saputo aspettare.
Senza paura danzerai sotto la pioggia del nuovo giorno tenendo 
tra le mani i fiori della vita
Scambierai parole mute con occhi pieni di gioia, e godrai del
 calore che un sorriso ti può scatenare.
Farai tante soste per un pieno di ossigeno e 
prenderai quel treno del coraggio un tempo perso.

E sentirai il cuore che ti scapperà dalle mani
e volare in alto, sempre più in alto…
tra le nuvole della nuova libertà.
Lacrime di gioia solcheranno le rughe 
che hanno scritto la sofferenza, 
ora asciugate dal più bel sole 
di una interminabile estate.

IL GIUDIZIO DELLA GIURIA

Essere poeti significa saper vedere oltre. In un momento difficile, come quello della pandemia da coronavirus, Giuseppina riesce a vedere al di là delle nuvole, riesce a scorgere l’arcobaleno alla fine della tempesta e ne porta i suoi colori qui, oggi. I suoi versi aprono al lettore una via di speranza, dove respirare finalmente a pieni polmoni il vento del cambiamento, dove ogni senso è riattivato. Nello stesso tempo in cui il gelido inverno si muta in una interminabile e calda estate, scorrono sul volto lacrime di sofferenza che pian piano si mutano in gocce di gioia.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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