Una gran bella antivigilia all’IperCoop Gotico: in esposizione “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo”

Entrare all’Ipercoop Gotico a Piacenza (naturalmente il giorno dopo lo sciopero dei lavoratori senza contratto da ormai 4 anni) e trovare “Il Trono di spade 7” in versione blu ray da tempo promesso a Fabrizio per completamento regalo di compleanno agostano: grande occasione per sostenere gli oltre mille lavoratori in questo caso di Amazon, del grande centro di smistamento a Castel San Giovanni: rivendicano migliori condizioni di lavoro e, secondo logica tutta amerikana Amazon che fa? Fissato un incontro con i sindacati i rappresentanti della grande azienda che fanno? Non si presentano. Allora agisce in funzione di mediatore il Prefetto e convoca nuovo incontro tra le parti ma anche questo va deserto. Il tutto perché? Dice Amazon: pensiamo prima di tutto all’interesse dei clienti (vendendo a più non posso, incassando senza limite con tanti saluti ai turni equilibrati per i lavoratori).

Bene: Not in my name. Io, cliente di Amazon che si muove secondo logiche amerikane, “Il Trono di spade 7” me lo son comprato all’Ipercoop e finché l’azienda non tratta con i lavoratori, mi vestirò dei panni del ‘cliente in sonno‘.

Insomma, soddisfatto della mia azione di supporto concreto ai lavoratori e di protesta verso l’azienda che muove solo in base al proprio interesse economico, ho proseguito carrello per la spesa alla mano ed eccomi di fronte ad una piccola esposizione di libri, “Pagine di Emilia Romagna“, con tra gli altri il mio “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo” di Pontegobbo edizioni. Lo si vede nella foto nel secondo scaffale dal basso, a sinistra.

In altre parole, un’antivigilia di gratificazioni, non posso aggiungere altro: la Coop mi ha regalato un Gran Bel Natale.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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