“Dal Giallo al Nero di cronaca”, la prima edizione del Festival del Noir a Piacenza

Buona l’idea di un Festival del Nero (che un tempo si chiamava Giallo, trasformismo del genere) letterario a Piacenza, nella sempre suggestiva location di Palazzo Farnese. Ospiti d’eccellenza, mostre fotografiche e di tavole originali di fumetti ‘targati’ Piacenza (per via della residenza degli autori).

Una due giorni sicuramente interessante alla quale non ho fatto mancare la mia presenza sia pur tardiva (erano le 18 passate della domenica, mentre una cappa di gelo avvolgeva la città e i banchi con libri, fumetti e gadget stavano smantellando).

Del resto avevo un obiettivo predefinito e chiaro: appropriarmi dell’ultimo libro stampato di Giorgio Scerbanenco, un inedito postumo trovato dalla figlia Cecilia e dato alle stampe praticamente 49 anni dopo il decesso del grande maestro del genere che ancora oggi ‘vive’ un successo letterario di primo piano.

Ottime le mostre con le tavole originali di Genzianella (Dampyr) e Freghieri (Hellnoir), i volti del cinema, i luoghi del nero (le immagini delle case protagoniste loro malgrado di efferati delitti che hanno interessato le cronache di questi anni).

Con un’osservazione inevitabile: il vuoto delle enormi stanze della location con immagini e fotografie a riempire le pareti e un grande nulla nello spazio centrale. Un suggerimento per la prossima edizione che tra un anno sicuramente il direttore artistico, Gabriele Dadati, non mancherà di allestire con la collaborazione del neo nominato assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi: riempire gli spazi centrali al limite con qualche sagoma cartonata di personaggi legati al mondo dei fumetti (per esempio: Diabolik, Julia, Kriminal, Satanik, tanto per citarne alcuni) e con pannelli con manifesti e locandine dei principali film del genere (qualcosa del genere mi sembra di ricordare d’averla ammirata qualche anno fa a Pontenure a Villa Raggio) ovvero meglio ancora mettendo nelle sale interne i banchi con libri, fumetti e gadget vari (peraltro evitando così il congelamento dei rappresentanti delle diverse case editrici e librerie piacentine).

Insomma, in altre parole, ben venga l’iniziativa in quanto novità che smuove il sonnolento clima culturale piacentino e arrivederci al 2019 con l’ulteriore auspicio di una ancora maggior attenzione alla cronaca nera piacentina che purtroppo di spunti negli ultimi anni ne offre parecchi con episodi (e richiami letterari da parte di autori e giornalisti locali) che sicuramente meriterebbero uno spazio, una ‘vetrina’ più ampia oltre a quella già riconosciuta nell’ambito del festival del noir a Piacenza prima edizione anno 2018.

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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