E’ dove tutto riverbera in un’ombra mutevole che vedrai riaffiorare i confini del tempo, gli accordi dei silenzio che negli occhi vibravano, in quella sospensione nuda tra buio e luce che la febbre casta addolcisce di preghiere. Come un sogno da sveglio che tarda a dileguarsi, ecco il dio che non crede nascondere la croce su cui si è edificata la bugia del suo regno, ritroso a rilevarsi, ostinato a celarsi, seppellire nel vento ogni traccia, ogni segno.
(da “La radice e l’ala” – Edizioni del Leone, 2000)