“C’era Conte, che sapeva niente”, lirica di Stefano Ghigna, poeta in Perino di Coli

C'era Conte, che sapeva niente,
troppo cauto, troppo prudente,
troppo solo e troppo tutto,
un solerte avvocatuccio
che navigava nei nostri mari
tra malati e tra somari
a sfornare dipiciemme,
scritti appena da due penne,
con l'intento, ahimè l'infame!
di salvar salute e pane...
Ogni mattina, una cagnara!!
Veri squilli di fanfara,
avvertivano, noi coglioni,
di cercar statisti buoni.
E con un colpo di siluro 
di chi ama con amore puro,
finalmente li han trovati,
tutti svegli e collaudati,
tutti insieme, da Nord a Sud,
dalle Alpi, a Giarabud.
Prima scelta cosa buona:
si chiuda subito la scuola !!!
L'avesse fatto l'Azzolina,
che indegna, che meschina!!!

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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