“Antonia la Coquinera”, “Anita”, “Il ballo mascherato”, “Al circo Medrano”: omaggio all’arte di Kees van Dongen, pittore gruppo fauve (1877-1968)

Antonia la Coquinera, olio su tela di Kees van Dongen

Nato nel 1877 a Delfshaven, vicino a Rotterdam, Kees Van Dongen studiò prima in una scuola di disegno industriale, poi all’Accademia di Belle Arti. Nel 1897 si stabilì a Parigi, dove subì l’influenza di Édouard Vuillard e di Paul Gauguin e dove collaborò a varie riviste satiriche. Nel 1904 venne allestita la sua prima mostra personale, grazie alla quale conobbe André Derain, che lo indirizzò verso la pittura fauve: le sue tele si distingueranno per le tinte cromaticamente accese ed il disegno elegante e sensuale.

Anita (la bella Fatima e la sua troupe), olio su tela di Kees van Dongen

Nelle opere di questi anni Van Dongen ritrae la società del suo tempo con occhio critico e ironico e con uno stile brillante ed aggressivo, che tiene conto sia dei colori accesi e vivaci dei fauves, sia delle semplificazioni formali del cubismo, sia delle esperienze emotive dell’espressionismo: nasce così uno stile particolare, una fusione di diverse esperienze che porta verso una pittura diretta ed aggressiva. La sua tavolozza particolarmente ricca esprime una potente vitalità, passionale e sensuale, indipendentemente dai soggetti scelti: la vita del circo e dei cabaret, le ricche dame dell’alta borghesia (che si contesero i suoi ritratti), la sfrontatezza di nudi provocanti e lussuriosi, la purezza e l’innocenza dei bambini, i ricordi dei suoi viaggi, le nature morte.

La danza dei Carpeaux (il ballo mascherato all’Opera), olio su tela di Kees van Dongen

Nello stesso tempo compaiono alcuni elementi più vicini all’espressionismo: mentre i fauves trattano i loro soggetti da un punto di vista puramente descrittivo, con poche allusioni di natura psicologica o sociale, i ritratti di Van Dongen vanno al di là della semplice rappresentazione e ricercano valori emotivi e simbolici attraverso un’analisi impietosa della società in cui vive, proprio come stavano facendo negli stessi anni gli espressionisti tedeschi.

Nel 1959 si stabilì a Monte Carlo, dove morì il 28 maggio 1968 (appunti da Wikipedia).

Al circo Medrano, olio su tela di Kees van DOngen

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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