Non lo posso negare: presentarmi stamane alle 8.33 al piccolo bar del Circolo Culturale ‘Al 32 dal Masan‘ a Castelvetro mi ha emozionato. Obiettivo l’incontro col signor Pietro, 96 anni, per raccogliere i racconti della sua esperienza in tempo di guerra. Nell’attesa ho ammirato i quadri in esposizione. Per poi arrivare alla piccola vetrinetta e, sorpresa, ammirare la copia del mio “Il soffio del vento, da Chernobyl a Caorso trent’anni dopo“.
Purtroppo l’incontro con Pietro è sfumato nella giornata bigia con punte di nebbia in zona golenale del vicino Grande Placido Fiume, ma la possibilità di ammirrare dipinti in mostra e soprattutto, praticamente tre anni dopo l’uscita, ritrovare il mio libro in bella esposizione, è stata una gradevole impareggiabile emozione . Il viaggio dunque valeva comunque la pena e, semplicemente, l’incontro è posticipato. Del resto, così è la vita dell’oscuro scrittorello.