28 febbraio 2002: addio, amata £ira, compagna sognata voluttuosa amante d’una vita

Sono passati esattamente 18 anni da quando la mai dimenticata lira c’abbandonò, perse valore e fu sostituita dall’Euro che già era presente dall’inizio dell’anno. Il 1º gennaio 2002, con l’entrata in circolazione delle monete e banconote in euro, si aprì una fase di doppia circolazione: le monete e banconote in lire vennero ritirate definitivamente il 1º marzo 2002.

Inizialmente era stato fissato in 10 anni il termine per la prescrizione e di conseguenza monete e banconote potevano essere ancora cambiate presso le filiali della Banca d’Italia fino al 29 febbraio 2012. Tuttavia, la feroce manovra economica del governo del ben noto “DrakulMonti” (imposto dal disastro economico determinato dal Berluscone) decretò la prescrizione immediata delle monete e banconote al 7 dicembre 2011. Tale norma è stata poi dichiarata incostituzionale dalla sentenza del 7 ottobre 2015 della Corte Costituzionale, riaprendo di fatto i termini per il cambio, garantendo una chance a quanti avevano ritrovato fuori tempo massimo tesori nel materasso o nascosti sotto la classica mattonella del pavimento della cucina o del salotto sotto la vecchia poltrona dove s’accomodava per la pennichella pomeridiana l’ormai anziano nonno in veste di guardiano del malloppo frutto d’una vita d’accantonamenti. Anziano nonno nel frattempo serenamente deceduto per cause naturali senza informare del nascondiglio.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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