Piacenza, Museo della Poesia: presentazione dei libri della collana “Le Hasard”

Fernanda Fedi e Gino Gini: oggi a Piacenza al Piccolo Museo della Poesia di via Pace, 5 come annunciato nell’articolo di Libertà quotidiano di Piacenza a firma Betty Paraboschi che riportiamo

Continuano gli appuntamenti proposti ai piacentini dal Piccolo Museo della Poesia “Incolmabili fenditure” di via Pace 5 (guardando la Cattedrale di piazza Duomo, sulla destra dopo pochi passi, ndr). Infatti oggi alle 17 nella sede museale saranno presentati sei numeri della collana Le Hasard edita dall’Archivio Libri d’Artista: per l’occasione saranno presenti Gino Gini e Fernanda Fedi che sono gli autori dei libri, i poeti Amedeo Anelli, Guido Oldani, Alain Freixe che invece sono gli autori dei testi. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di una suggestiva mostra di Fedi e di Gini, curata appunto da Anelli, che è stata inaugurata recentemente al Piccolo Museo della Poesia con il titolo Un cammino tra sacralità e poesia, opere e libri d’artista.
Artisti di fama internazionale, Gino Gini e Fernanda Fedi dagli anni Settanta del Novecento hanno dato origine ad una serie di esperienze sul sociale e sulla verbo-visualità, che li ha portati, fra l’altro, negli anni Ottanta alla fondazione dell’Archivio Internazionale del Libro d’Artista di Milano: la mostra che i piacentini hanno occasione di visitare in queste settimane intende ripercorrere alcune fasi recenti di questo itinerario attraverso la presentazione di vere e proprie opere d’arte di rara bellezza e di straordinaria fattura. Per chi volesse visitare l’esposizione si ricorda che gli orari di apertura della mostra sono dal mercoledì al sabato dalle 11 alle 19, mentre la domenica, il lunedì e il martedì su prenotazione dalle 17 alle 22.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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