Walking in Tùrin con Fabrizio, figlio migrante, inviato in Italia da Escape Studios di Londra a tener lezione

Walking in Tùrin, 19 ottobre 2013, giorno di festa

In occasione della “14^ International Computer Graphic Conference – View Conference” tenuta in Torino dal 15 al 18 Ottobre, un occasione per passeggiare all’ombra della Mole con Fabrizio, figlio (per ora) migrante, inviato da Escape Studios di Londra per tenere quale tutor un workshop su “Camera Mapping”. [ E Papà? Orgoglione! ]

Walking in Tùrin, 19 ottobre 2013, giorno di festa: Fabrizio con la mamma, Dalila

A seguire il testo pubblicato sulla pagina ufficiale della Conferenza organizzata a Torino, presenti tra gli altri i massimi esponenti della Pixar americana. Come  dire: la gratificazione per aver dovuto salutare, due anni fa, Fabrizio, migrante a cercar la fortuna professionale negata nell’Italia di Berlusconi. “Durante il workshop, ai partecipanti verrà mostrato come creare una ripresa fotorealistica a partire da un’immagine fotografica, utilizzando l’allineamento della geometria e delle telecamere a un backplate e creando poi una mappatura tramite il punto di vista della videocamera. La mappatura della videocamera è un modo efficace per creare una ripresa animata senza perdere troppo tempo nella modellizzazione – spesso utilizzata in film, spot pubblicitari e nelle trasmissioni televisive. Fabrizio Arzani, tutor degli Escape Studios, darà a ciascun partecipante una foto proveniente dalla sua collezione personale e li condurrà attraverso ciascuna delle fasi di mappatura della telecamera necessarie per convertire la fotografia in una ripresa animata. Si discuterà anche dei semplici strumenti con cui è possibile variare gli elementi presenti nella ripresa e introdurne di nuovi. Alla fine del workshop, i partecipanti saranno in grado di creare riprese animate di qualunque cosa, dalla propria casa a paesaggi molto famosi.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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