Alla Biblioteca comunale Passerini Landi si è scelto di rendere omaggio alla Giornata mondiale della poesia, indetta dall’ Unesco nel primo giorno di primavera, portando però alla ribalta autori contemporanei piacentini, che potessero dunque anche dare un volto e una voce alla lettura dei propri componimenti. A turno, quindi, nella sala aree tematiche, ciascuno ha potuto, volendo, dire qualcosa di sé, del proprio modo di scrivere, ma soprattutto far ascoltare le proprie poesie al pubblico. Sono intervenuti: Claudio Arzani, Anna Botti, Giusy Cafari Panico, Renza Dealberti, Carla Delmiglio, Maddalena Freschi, Enza Iozzia, Luca Isidori, Eugenio Mosconi, Doriana Riva e Irma Zanetti, in un pomeriggio che le curatrici – Cafari Panico, Cecilia Magnani, Elisabetta Rausa – hanno organizzato come un’occasione di incontro e di confronto.
La Biblioteca Passerini Landi non è infatti nuova alla formula del reading, utilizzato per appuntamenti tematici oppure incentrati su un’opera o un autore. È stata però la prima volta che la lettura ad alta voce è stata completamente dedicata a poeti piacentini. Del resto, la sensibilità verso la produzione letteraria locale è espressa anche nella specifica vetrina che è riservata a libri di scrittori e poeti piacentini, collocata al piano terreno, nell’area di accesso alla zona a scaffale aperto della narrativa italiana e straniera, come analogamente, al primo piano, viene periodicamente allestita e aggiornata un’esposizione della saggistica di argomento piacentino. La Giornata mondiale della poesia, celebrata dal 1999, vuole sottolineare, nelle indicazioni dell’Unesco, come la produzione in versi abbia svolto un ruolo fondamentale nella «promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della pace», in un invito a favorire forme di dialogo «tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come a un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica». [ Anna Anselmi, in un articolo nell’edizione odierna di Libertà quotidiano di Piacenza ]