L’elemento più interessante, a mio parere, è il “messaggio” centrale: uniti potremo combattere la guerra e il potere e nasceranno pace e amore anche tramite la Poesia.
I Temi principali sono:
– il viaggio (treni, stazioni) come metafora di conoscenza
– le idee di Sinistra
– no a guerra, fascismo, dittature, stragi, potere, denaro
– sì l’Arte e la Bellezza che è un nuovo viaggio
– la forte ribellione delle Donne
– Fate/Streghe
– il bambino interiore
– il confronto con i “diversi” ( esempio: i disabili)
– la Poesia è fra sogno e realtà e non è chiara la differenza fra questi due piani
– molti colori
– bisogna rientrare nella stanza da cui si esce (Virginia Woolf)
– ma soprattutto predomina il contrasto Luce/ Buio; Vita/ Morte, nell’eterna dialettica di opposti o contrari che sono alla base della Poesia, in un tentativo di equilibrio.
Personalmente mi ha colpito più la Prosa della Poesia (almeno in questo libro). Il lessico è spesso antiquato, non sempre appropriato, per i miei gusti, anche se in parte giustificato dagli argomenti. Meglio i creativi neologismi: “fantasitudine”, “rap-presentazione”… Meglio le poesie brevi (vedi pag. 82). Valido il metodo costante e coerente delle quartine. A volte, eccessive le rime.
Originale e particolare il metodo di commentare in modo personale a piè di pagina (per quanto con caratteri piccolissimi…), di nominare gli amici intervenuti alle Presentazioni (anch’io conosco Remo Bassini). Pure la grafica è stramba, naif; a volte, un po’ ingenua.
Questo è solo il mio opinabile punto di vista. Ma sono d’accordo con le tue utopistiche idee di Sinistra, perché l’Utopia cambia la Storia.
[ firmato Serenella Gatti Linares, poeta componente del gruppo ‘100Thousand Poets for Change’ gruppo di Bologna ]