“Vendemmia”, lirica di Germana Sandalo, da ‘Sentieri d’erba’, Book Editore, 1997

La cena dopo la vendemmia, olio su tela da Museo dei Bozzetti

I labirinti dei tralci, delle foglie
son grevi dei doni opulenti delle uve
il sole, imprigionato in ogni grano d’opale.
 
I benedetti frutti della vigna
il gioco tondo dei nèttari racchiusi
la terra stanca bruciava da filare a filare
essa, rubava all’estate l’ultimo colore.
 
Nell’aria, dolci sapori d’uva
nei giorni, acri alchimie di roveri dai tini:
si compiva il raccolto, scorreva il rosso mosto,
dai boccali succhiavan labbra golose.
 
Nel cavo della mano, risento
il peso della linfa, il turgore dei grappoli;
le voci, l’eco dei canti lieti di vendemmia
ora sono silenzi nel vuoto della vigna.

La festa della vendemmia, olio su tela di Raffaello Sorbi

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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