.
Milano, piazza Duomo, non cambia la solfa, il ricco e potente mena la musica e anche la danza . |
.
.
Musica e allegria dalla Galleria,
tre immigrati permesso scaduto,
per un soldo regalano emozioni
alla ricerca di comprensione.
.
Opulenti signori milanesi,
madame con la borsa valutata in saldo,
basta un soldo e potranno mangiare
un solo soldo per un pezzo di pane.
.
Ancora un soldo e potranno integrare
companatico col pan di farina,
una fetta di prosciutto cotto
forse financo una foglia di insalata.
.
Alfine s’allungano le ombre della sera
e s’accendono le luci delle vetrine,
tutti bene gli affari dei negozianti
ma non se ne vanno i musicanti.
.
Sono doloranti le dita infreddolite
eppure occorre continuare a suonare
no, non basta un soldo cadauno,
batte cassa il governo italiano.
.
Meno tasse opulenti milanesi
ma qualcuno dovrà pur pagare,
geniale pensata di Maroni e Berlusconi,
sottrarre ai poveri per dare ai benestanti.
.
Come una ruota che gira e rigira,
suona l’immigrato il suo organino,
dieci soldi gentili signori,
dieci soldi il balzello del rinnovo
.
Milano, piazza Duomo, allegoria di maggioranza parlamentare scaldascranni cui il Presidente del Consiglio impone il voto di fiducia . |