“Ti chiamo Amore”, lirica di Francesco Montella, poeta in Napoli

Incrocio d’amore, olio su tela di Luca Borelli

Ti cantano e ti decantano
nei boccali dell’intimità
per non tratteggiare corpi
ma per scoprire l’emozioni …
Ti chiamano Amore
che mi sa tanto di privativo
con quell’A che punta l’alto
come dardo senza bersaglio,
indeciso e impreciso …
Nelle menti sei sovrano,
nei cuori imprigioni ragioni …
ma nessuno t’afferra per quel che sei.
Ti cantano e ti decantano
ma io preferisco abbracciarti
nel silenzio del viverti
tra un sorriso …
e un broncio che non è deriso.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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