L’esplosione dell’egoismo becero che, all’ombra di Salvini, porta a mistificare la realtà creando mostri della ragione. Ieri sono stato a pranzo con un amico, fervente sostenitore dell’estremismo del vice Presidente del Consiglio. Si parlava di Boeri, presidente INPS, e delle sue dichiarazioni in merito al fatto che il sistema pensionistico trova base anche nella presenza di immigrati che sono disponibili a lavori che pochi italiani vogliono eseguire. “Ma vive su Marte? Lo sostituiremo!”, ha tuonato Salvini toccato nel vivo della sua campagna indiscriminata contro tutti gli immigrati. Una campagna che comincia a produrre gli effetti voluti: una nigeriana viene picchiata per aver osato precedere un italiano allo sportello bancomat. Un bambino nero viene cacciato da un parco da una bambina bianca: “tu sei nero, qui non ci puoi stare”! In entrambi i casi si trattava di immigrati regolari, non di clandestini o di profughi arrivati con barconi o gommoni. Lei regolare lavoratrice, il bambino figlio di regolari lavoratori. Ma ormai così va, ormai grazie al ministro delle ruspe, molti italiani fanno di tutte le erbe un fascio, non distinguono più. Perché Boeri, che distingue tra immigrati regolari e immigrati irregolari, ha ragione: semplicemente il nostro sistema pensionistico, mentre diminuisce la natalità e mentre i nostri figli, diplomati o laureati, preferiscono cercare fortuna all’estero (dove magari fanno gli sguatteri nei ristoranti e nei pub), si basa proprio sui contributi prodotti dagli immigrati, quelli che vengono da lontano proprio per lavorare. Ecco allora gli indiani che lavorano nelle nostre stalle regolarmente ‘a libretto’ (un lavoro pesante, dove ci si sporca le mani e ci si spezza la schiena), ecco gli slavi ottimi lavoratori nei cantieri edili, ecco i cinesi che, a suon di soldoni, rilevano bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, negozi per parrucchiere, per estetiste, abbigliamento. Boeri ha ragione: diminuendo la disponibilità di italiani a fare lavori considerati usuranti o addirittura degradanti o ancora a scarsa redditività, aumentando i pensionati a scapito dei lavoratori attivi, se riusciamo a demotivare gli immigrati regolari a cercare fortuna in Italia, avremo forti difficoltà a sostenere il nostro sistema pensionistico. Eppure, per quell’amico (che ormai devo definire un ottuso conoscente) incontrato ieri a pranzo, ancora una volta generalizzando ha ragione Salvini e chi come Boeri disturba il manovratore numeri e competenza alla mano, ha torto, deve tacere. Ecco perchè IO NON STO CON SALVINI.
P.S.: NON STO CON SALVINI E NEMMENO CON DI MAIO, SIA CHIARO