“Scorrendo”, lirica di Catherine La Rose, poeta in Roma

Opera di Watchara Klakhakhai

L’unica certezza che ho
Di frugarmi l’anima
Quando sola bramo
e sospiro d’Amore
Mi sento libera
Libera di morire
e poi rinascere
E poi di nuovo morire
fino a sprofondare i sensi
nel cratere del naufragio
E poi di nuovo rinascere 
a lumeggio del gusto
Fino al tramonto dei miei 
coscienti pensieri
Senza inganno
Senza tradire a me stessa
Senza falsi specchi o piumeggi
Mani nude
nelle acque del piacere
Ad impazzire capovolta
su di te
E tu imprigionato follemente
in me
Ad ali spiegate della mia libertà…
Opera di Watchara Klakhakhai

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Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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