Primavera 2018: spodestato Sua Maestà il 21 marzo

Promavera risveglio della natura, olio su tela di Gaetano Minale

Già. Come del resto anche nel 2016 e nel 2017 Primavera è iniziata poco dopo le ore 17 del 20 marzo anziché come percepito dalla maggioranza di noi e come abbiamo imparato a scuola, il consueto 21. Una questione di calendario (il gregoriano), che ha il limite di non rappresentare in modo accurato il tempo che la Terra effettivamente impiega per compiere un’orbita attorno al Sole: nella realtà, l’orbita è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, mentre per ovvi motivi di praticità il calendario gregoriano considera una durata di 365 giorni. Per mantenere sincronizzate le due misure – calendario e anno siderale – ed evitare lo slittamento delle stagioni, è stato introdotto il sistema degli anni bisestili, ma anche questo sistema presenta dei limiti ed ecco così lo slittamento che addirittura nel 2044  per la prima volta nei secoli dei secoli vedrà l’inizio della primavera il 19 marzo. In ogni caso eccoci fuori dal letargo invernale anche se il tempo per ancora un poco non se n’accorgerà lasciandoci chiusi in casa o riparati sotto l’ombrello.

S’annuncia comunque l’arrivo di tante feste. Quelle maggiormente conosciute della stagione sono:

  • Pesce d’aprile: celebrato il primo giorno di aprile;
  • Pasqua: la data varia di anno in anno cadendo sempre di domenica e nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile; ad essa sono collegati la settimana santa e il lunedì dell’Angelo. Quest’anno pesce d’aprile e Pasqua coincidono, due feste allegre in un colpo solo;
  • Festa della liberazione: celebrata il 25 aprile, in ricordo della liberazione del paese dall’occupazione tedesca;
  • Festa del lavoro (anche detta festa dei lavoratori) a maggio;
  • Festa della Repubblica: ricorrenza osservata il 2 giugno che chissà non ci regali un nuovo governo possibilmente un buon governo.

Insomma: auguri di tanti colori e del fiorire di mille amori per tutti.

Primavera, olio su tela di Pino Caridi

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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