“Ombre del focolare”, lirica di Germana Sandalo, poeta in Piacenza

Cottura del pane, olio su tela di Jean-Francois Millet

Coglievi dal fior di grano
le sementi d’oro
dai vespri fumosi dell’estate
la tua stanchezza.
 
Confondevi tra le zolle
il sudore e la forza
la fronte china
i figli tra le braccia.
 
Ombre del focolare
dall’altare di fuoco
saliva – rosse braci –
il quotidiano sacrificio.
 
Spezzavi l’umile pane
a ognuno davi, fumante,
con le ruvide mani
il cibo benedetto.
Ritorno da lavoro nei campi, olio su tela di Claudio Domenic

Germana Sandalo è nata a Piacenza dove vive. Negli anni ’60 ha collaborato con vari scritti alle riviste “L’Arca” e “Calabria letteraria”. Dal ’63 al ’70 circa pubblica di frequente articoli di moda, libri, cronaca, viaggi su “La settimana di Piacenza”. Dal 1985 si dedica a tempo pieno alla poesia, al disegno, alla pittura. Ha tenuto alcune mostre collettive e retrospettive sia di disegni a china in bianco e nero, sia di lavoro ad olio. Nel 1989 pubblica “Graffiti Piacentini” accompagnato da suoi disegni. Nel 1991 esce il libro “Io, Veleja, epitaffi e profili di persone, cose e luoghi” (Ed. Farnesiana). Una sua raccolta di poesie “L’ultima Cittadella”, in cui appaiono diversi suoi disegni, esce con le Edizioni Pontegobbo. Un suo libro di liriche è dato alle stampe nel 1997 dalla Casa editrice Book Editore con il titolo “Sentieri d’erba” dal quale è tratta ‘Ombre del focolare’.

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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