Novità letterarie da Infinitestorie.it (12/12) con dipinti di Nico Taminto, artista in Napoli tra surrealismo e tela jeans

Il drago buono, olio su tela di Nico Taminto (clicca sull'immagine per approfondire la conoscenza)

Per gli appassionati del genere “Cultura”

* Lo scrittore di lettere e altri racconti * di Isaac B. Singer (Ed. Corbaccio, trad. di Mario Biondi e Maria Vasta Dozzi, pp. 448, euro 19,90). La produzione letteraria di Isaac Singer comprende circa centocinquanta racconti. Questa selezione include quelli preferiti dallo stesso autore, tratti dalle varie raccolte a partire da “Gimpel l’idiota” del 1957. Scritti in jiddish e tradotti in americano sotto la sua supervisione, i racconti di Singer danno vita a una rappresentazione caleidoscopica, vivace e visionaria dell’ebraismo in tutte le sue molteplici sfaccettature. Dai racconti soprannaturali, agli spaccati di vita della Varsavia prebellica, alle storie delle comunità ebraiche americane di New York, Miami, California, Singer dipinge personaggi di volta in volta religiosi, candidi, sensuali, patetici, ricchi di umanità nella sua accezione più bestiale e al contempo più nobile.

Omaggio a Rossini, olio su tela di Nico Taminto

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* Una sola notte * di James Patterson (Ed. Tre60, trad. di Paola Vitale, pp. 347, euro 9,90). Laurell Stillwell, una delle migliori detective di New York, abile nel saper riconoscere le bugie, ha appena scoperto di vivere una menzogna: il suo matrimonio. Paul, l’uomo che ha sempre amato, la tradisce. Attendeva davanti al suo ufficio, felice, pronta a fargli una sorpresa, quando lo ha visto uscire in compagnia di un’altra donna e poi sparire all’interno di un albergo. Ora non le resta che affrontare la realtà. Sconvolta, umiliata e in preda a un bruciante desiderio di vendetta, Laurell decide di ripagare il torto con la stessa moneta. Approfittando di un viaggio di lavoro del marito, cede alle lusinghe di un affascinante collega della narcotici, abbandonandosi a una notte di sesso sfrenato. Ma quella che doveva essere una semplice avventura si trasforma ben presto in un incubo senza via d’uscita. Il suo amante viene trovato morto e, ironia della sorte, è lei il detective a cui vengono affidate le indagini. Laurell rischierà tutto: il lavoro, la famiglia e, forse, la sua stessa vita.

* Un corpo sulla spiaggia * di Hakan Nesser (Ed. Guanda, trad. di Carmen Giorgetti Cima, pp. 320, euro 18,00). Luglio è arrivato. Il caldo opprime ormai da giorni la cittadina di Maardam. Ancora poche ore di lavoro, e per l’ispettore di polizia Ewa Moreno le tanto sospirate ferie non saranno più un miraggio. Non solo: Ewa ha un nuovo affascinante fidanzato, Mikael Bau, che l’ha invitata nella sua casa estiva di Port Hagen. Ma a quanto pare non è così semplice “staccare la spina”: dall’interrogatorio di un pericoloso criminale emergono accuse infamanti proprio all’indirizzo della polizia. Nel cielo insolitamente limpido dell’estate nordica si addensano nubi minacciose. Come se non bastasse, l’ispettore si ritrova implicata nella scomparsa di Mikaela Lijphart, una diciottenne il cui destino si intreccia drammaticamente ai fantasmi di un’altra estate lontana, quella del 1983: la morte misteriosa di una ragazza, Winnie Maas, la relazione di quest’ultima con un professore poi sprofondato nella follia, un cadavere che riaffiora dalla sabbia, una brutta storia che qualcuno ha preferito coprire. Dal caos iniziale emerge a poco a poco una logica ferrea quanto brutale, un disegno fatto di squallore e irrimediabile debolezza umana. Scandito dalle massime lapidarie del commissario Reinhart e del suo predecessore Van Veeteren, il romanzo è intriso del pessimismo morale che segna molti personaggi di Håkan Nesser: “L’essere umano è un animale dall’anima molto sporca. Ed è molto bravo a lavarla”.

* La biblioteca dell’anatomista * di Jorgen Brekke (Ed. Nord, trad. di Alessandro Storti, pp. 362, euro 16,90). Bergen, Norvegia, 1528. Una terra maledetta. La terra della sua infanzia, della sua sofferenza. Il frate aveva giurato: non vi avrebbe mai più messo piede. Ma quei coltelli, così pregiati, così ricercati, gli stessi che hanno permesso al suo maestro, Alessandro, di diventare il più celebre anatomista dell’epoca, sono in questa terra e lui li troverà. Per aiutare il maestro a ottenere una simile gloria ha pagato un prezzo altissimo. E’ giunto il tempo della vendetta. Richmond, Virginia, oggi. Efrahim Bond, curatore dell’Edgard Allan Poe Museum, ha appena fatto una scoperta che può risollevare le sorti della sua carriera. Un misterioso testo è appena giunto dalla Norvegia e lui ha in mano i preziosi documenti correlati. Ma quelle testimonianze saranno l’ultima cosa che vedrà prima di essere messo a tacere per sempre. Trondheim, Norvegia, oggi. Sono passati cinque anni da quando Jon Vatten, grazie a un alibi di ferro, è riuscito a dimostrare di non essere l’assassino di sua moglie e di suo figlio. Ora la sorte sembra essere di nuovo crudele. La vittima è una collega, la bibliotecaria Gunn Brita Dahle, e lui è stato l’ultimo a vederla viva e il primo a scoprirne il cadavere. Ma Vatten non avrebbe mai potuto commettere quel delitto perpetrato seguendo un metodo molto particolare, un metodo descritto in un enigmatico manoscritto del XVI secolo, il Libro di Johannes, che ora è misteriosamente scomparso.

Aspettando che il poeta s'affacci, olio su tela di Nico Taminto

Per gli appassionati dei generi “Thriller, Horror, Noir” e “Azione”

* L’ora decisiva * di Lee Child (Ed. Longanesi, trad. di Adria Tissoni, pp. 378, euro 17,60). Bolton, South Dakota. Un penitenziario federale circondato dai ghiacci ma incendiato dalla tensione. Mancano 61 ore al processo più importante mai avvenuto da quelle parti e c’è una testimone da proteggere. Janet Salter è un’innocente bibliotecaria in pensione, ma ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e ora la sua vita è in pericolo. Forse per questo tutta la polizia del luogo è schierata al suo fianco. L’ultima cosa di cui Bolton ha bisogno è l’arrivo di uno “straniero” ingombrante e pericoloso come Jack Reacher. E invece è proprio quello che accade. Un incidente ha bloccato il pullman di gitanti che ha dato un passaggio a Reacher e adesso lui è lì, come sempre l’uomo giusto nel posto sbagliato. A Reacher basta poco tempo per intuire che troppe cose non tornano e che, nonostante il dispiegamento delle forze dell’ordine, la vita della testimone non è affatto al sicuro. Qualcuno potrebbe tradire. Mentre la temperatura non sale mai sopra lo zero e il conto alla rovescia prosegue implacabile, Reacher decide di indagare e, in quella situazione, c’è soltanto una persona cui può rivolgersi: il maggiore Susan Turner, la donna che ha preso il suo posto nell’esercito. È con il suo aiuto che Reacher scoprirà che cosa si nasconde veramente in un edificio costruito più di cinquant’anni prima in mezzo alla neve e al nulla, un edificio solo apparentemente abbandonato, ma in realtà custode di un segreto spaventoso.

Un caffè per De Andrè, caffè su carta di Nico Taminto

Per gli amanti del verde

* L’orto sul terrazzo * di Alex Mitchell (Ed. Corbaccio, trad. di Lucia Corradini Caspani, pp. 160, euro 19,90). Dimenticate ettari di terreno, prati e aiuole. Per creare il vostro paradiso terrestre in miniatura vi basteranno un semplice balcone o il davanzale di una finestra. Alex Mitchell, giardiniera urbana con soluzioni collaudate su piccoli appezzamenti, era stanca di libri che davano sempre per scontato che il lettore avesse spazio in abbondanza. Con “L’orto sul terrazzo” vuole suggerire una via rapida e facile per trasformare gli spazi esterni di case e appartamenti e ottenere frutta e verdura fresca ogni giorno dell’anno. Da un facile orto sul terrazzo ai consigli sull’utilizzo di materiali riciclati e di recupero, Alex mostra che, per quanto sia limitato lo spazio di cui disponete, potete farvi stare una profusione di piante sia ornamentali sia commestibili.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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