“Non chiedermi il perché”, lirica d’amore di Catherine (Calcagni) La Rose, poeta in Roma

Oil by Serge Marshennikov

Prima di liberare parola
chiediti il perché
mi duole anche
e costantemente il cuore
da sprigionare fragilità
in un buco nero tra le stelle

Castigata ad un corpo senz’anima
fuggo dalla realtà
forse una realtà
solo mia
inanime sospiro
di poesia

Anche se…
mi par di morire
in questa mezza vestaglia di vita
che mi sveste
non trattengo
e non chiedermi il perché

Una volta ancora
stiamoci accanto in silenzio
a riempirci di sorsi d’alba gli occhi
concedere alla magia delle farfalle
la leggiadria danza su di noi
all’autunno foglie morte spazzare
una bora piena di battiti

E non dovrai più così
chiedermi l’oceanico perché
perché solo allora
mi riprenderò
tra la neve sciolta al cuore
l’anima persa.

Al mal d’amore non si dà tormenta
che già di suo lo fa
e perché
non ha tanto crepa penetrabile
quella sottile linea grigia di compassione
da guarire

 

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.