E finalmente, eccolo: dopo un buon anno di lavoro, il nostro prossimo libro. Noi autori, io e Fausto Chiesa, di massima (salvo imprevisti sempre in agguato) il prossimo 24 settembre saremo nell’Auditorium della Rocca di Borgonovo Val TIdone con le “Storie di Pietro Derba, Il Signor sette per tre ventuno“.
Il 7 marzo 1921, a Brogonovo, nasceva Pietro Derba. Per l’appunto, come amava scherzarne, il ‘Signor 7 x 3 21’. Sono anni difficili. Tanto il lavoro ma ben pochi i soldi che arrivano nelle case e, a questo, si aggiungono i tempi difficili seguiti alla fine della Grande Guerra con un Paese sostanzialmente in ginocchio sul piano economico e spaccato in due a livello sociale. Per questo molti se ne vanno a cercar fortuna oltre oceano e, tra questi, Arturo Riccardo, padre di Pietro. Un’assenza che, come spesso succede, spinge il nostro giovane borgonovese a sognare una vita e una famiglia unita e costantemente presente in tutte le sue componenti. Una vita che, passando poi attraverso la tragedia del secondo conflitto mondiale (Pietro vestirà la divisa del bel marinaretto), si caratterizza con il ferreo legame del lavoro, appunto della famiglia e il corollario di qualche passione: il calcio con l’amore per la Juventus e gli incontri con i reduci combattenti per condividere le esperienze nel segno della pace da tutelare. Potremmo definirla una storia “di uno di noi, anche lui nato per caso in campagna”, andato a lavorare in bicicletta in quel di Milano, strappato ai suoi cari per combattere una guerra non voluta, finito prigioniero e finalmente “passano gli anni ma lui non dimentica, torna col treno nella sua casa”, a Borgonovo, ad abbracciare la madre, Tina, immancabilmente in lacrime, e la sorella, Marisa. E gli amici, per far festa sotto un tetto di stelle a suon di salame, coppa, buon vino e qualche sigaretta. Per poi qualche anno dopo, eccolo all’altare con Anna Lucia che gli darà quattro figli: Donatella, Flavia, Monica e Angelo. Tutto questo lo si legge nelle pagine del libro voluto dalla famiglia e nato dall’incontro dei ricordi di Pietro ascoltati da Claudio e da Fausto: doveva essere un regalo per la sua veneranda età, ci ha lasciato prima, speriamo abbia licenza per ‘lanciare un occhio’ da questa nostra parte del cielo e ammirare le pagine dei suoi ricordi.