“Massoneria e sette segrete” di Epiphanius: considerazioni di Carmelo Sciascia, filosofo

Ho letto di malavoglia un grosso libro di mille pagine circa; uno dei motivi che mi ha fatto giungere alla fine è stato l’incipit della premessa, la frase di Honoré de Balzac: “Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad ‘usum delphini’, e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.
Vi sono due storie, ci dice lo scrittore francese: una ufficiale falsa, quella conosciuta, ed una veritiera che non conosciamo, ed appunto perché vera, vergognosa. Tipico caso che tutti conosciamo, il Risorgimento italiano. Il piccolo Piemonte, un indebitato stato retto dalla casa sabauda, che conquista tutti gli altri Stati della Penisola e meraviglia, il ricco e grande Regno delle due Sicilie, grazie alla potente Inghilterra. Qualcuno dice grazie proprio alla massoneria inglese guidata da Palmerston. Che il Piemonte sia stato un esercito di occupazione è innegabile, che sia stata tutta e solo opera massonica (Cavour, Garibaldi e Mazzini lo erano), non ne sarei così sicuro, anche se molti protagonisti del Risorgimento erano stati bollati, già da Gramsci, come “…banda di avventurieri senza coscienza e senza pudore che, dopo aver fatto l’Italia, l’hanno divorata” (da Il Risorgimento-Einaudi 1954). Essendo la massoneria un’associazione luciferina scopo finale dell’unità d’Italia sarebbe stato, più che la creazione di una nuova identità nazionale, l’abbattimento del potere temporale della chiesa di Roma. Comunque sia, è certo che al riguardo i libri di storia sono stati sempre reticenti, il più delle volte imbevuti di retorica ottocentesca. Riconoscere la verità, cioè che l’unità d’Italia sia stata opera solo della massoneria, sarebbe vergognoso. La falsificazione della storia, è un fatto oramai riconosciuto da tutti. La storia è scritta sempre e solo dai vincitori. Ne abbiamo avuti tanti di casi recenti, come l’attacco militare all’Iraq o i bombardamenti nella ex Jugoslavia. Per dichiarare una guerra, bisogna creare un mostro: l’iracheno Saddam Hussein o il serbo Milosevic, poco importa; importante è la tecnica di persuasione. “Come si è detto, in democrazia l’importante non è la realtà in sé, ma piuttosto l’immagine di essa che i manipolatori occulti delle folle impongono tramite i mezzi di comunicazione, in particolare attraverso il mezzo televisivo”. La prima affermazione è quella che conta, le smentite che seguono non hanno alcuna efficacia. Tutti ricordano Hussein come un feroce e criminale dittatore, nessuno ricorda più che in Iraq non esisteva nessun arsenale chimico di distruzione di massa, tantomeno nessun potenziale atomico. Così come la catastrofe umanitaria nell’ex Jugoslavia che non c’era ad inizio del conflitto regionale, è stata invece “creata ad arte”. Il dramma umanitario e la cosiddetta pulizia etnica sono diventati reali solo dopo i bombardamenti della NATO che, anziché pacificare le varie etnie, ne hanno determinato lo scontro.

Il libro che ho letto con fatica è a firma di un pseudonimo “Epiphanius”, il titolo “Massoneria e sette segrete”, ha anche un sottotitolo esplicativo: “La faccia occulta della storia”. Edito da Controcorrente edizioni, già alla terza edizione.
E, se alcune affermazioni come quelle citate possono essere condivise, su altre, qualche riserbo non nascondo possa esserci.
Intanto cerchiamo di capire lo scopo del libro: fare conoscere le società segrete antiche e moderne, ma soprattutto l’intreccio che lega la storia dell’umanità con quella del proliferare delle sette. La storia ha avuto un percorso determinato da precise scelte di ordine economico e politico di poche persone, nel nostro caso, decisioni prese dai cosiddetti “Maghi”, i gradi più alti della massoneria mondiale. Alcune di queste associazioni sono abbastanza note come La Trilateral Commission (fondata nel 1973 da David Rockefeller) o I Circoli Bilderberg (la prima riunione indetta dallo stesso David Rockefeller, si tenne il 29 maggio del 1954, nei Paesi Bassi), altre meno note come Il B’nai B’rith (associazione ebraica fondata negli USA nel 1843) o La Pilgrims’ Society (società anglo-americana fondata nel 1902).
Il principio filosofico che ispira queste associazioni massoniche e segrete è la “Gnosi”: la conoscenza non si fonda su basi razionali, ma sulla consapevolezza della propria individuale divinità. Ogni gnostico ha la convinzione di essere depositario di una rivelazione divina, destinata a pochi eletti.
L’uomo è Dio, figlio di Dio e non vi è altro Dio che l’uomo”. I mezzi per giungere a questa consapevolezza sono l’insegnamento esoterico e la magia. Quindi ben vengano tutte quelle attività psicofisiche che possono essere riassunte col termine di paranormale: astrologia, alchimia, yoga, chiaroveggenza, telepatia, parapsicologia ecc…
Fine ultimo della massoneria raggiungere un mondialismo sinarchico, cioè un potere assoluto dove l’elemento religioso e quello politico siano fusi assieme. Dove gli opposti si conciliano: fede e ragione, scienza e religione, autorità e libertà. Scopo ultimo del massone è il raggiungimento di un’armonia mondiale: il Regno di Dio sulla Terra. La moderna massoneria nasce il 24 giugno del 1717, giorno di San Giovanni evangelista, a Londra. Esempio storico di associazione massone sarebbero stati i Templari.
Tra le tante affermazioni contenute in questo libro che lasciano perplessi, vi è ad esempio il vedere la quasi totalità della simbologia che ha caratterizzato la storia, antica, moderna e contemporanea, quali manifestazioni massoniche. Ad esempio sono da interpretare come simboli massonici: la croce, simbolo prettamente cristiano; l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci; il bastone alato con i due serpenti simbolo di Hermes-Mercurio; il simbolo della pace (fate l’amore non la guerra); la falce e martello, simbolo del movimento operaio; la scritta UNESCO, simbolo della cultura internazionale; il simbolo della FAO, simbolo dell’alimentazione e della agricoltura mondiale; e via via di questo passo.
Si può capire invece come alcuni simboli, possano avere un significato diverso da quello comunemente attribuito ed avere quindi attinenza con la massoneria: l’occhio di Dio che tutto vede, derivazione dell’occhio di Horus del Mito di Osiride; la stella della bandiera israeliana, derivazione del sigillo di Salomone, simbolo dell’unione di cielo e terra; la svastica adottata dal nazionalsocialismo tedesco ma di origine indiana; resta inteso comunque che il simbolo per antonomasia della massoneria rimane il compasso e la squadra (simbologia massonica sarebbe il fregio presente nel Dollaro degli Stati Uniti d’America; la stessa Torre Eiffel sarebbe una rappresentazione della prometeica spiritualità massonica).
Il comunismo viene accomunato al nazismo, come sistemi politici che hegelianamente annullano l’individuo nella “massa” e come tali propedeutici alla fondazione di una Repubblica Universale.
Tutti i movimenti politici e tutte le rivoluzioni che si sono succedute, dalla Rivoluzione francese a quella Russa, sono a detta dell’Autore, riconducibili ad organizzazioni massoniche. Finanziate da gruppi dell’Alta finanza, in prevalenza anglo-giudaico-americana.
Massimo teorico della massoneria sarebbe stato Jan Amos Kominsky conosciuto come Comenius o Comenio. Questo pedagogista appartenente ai Fratelli Moravi (già Fratelli Boemi), pastore hussita, ebbe una vita movimentata da fuoriuscito, intensa come pensatore e scrittore. Viene annoverato tra i massoni per aver posto a fondamento del concetto pedagogico di educazione, il concetto di “pansofia”: scienza universale che affratella l’umanità senza distinzione di religione e di nazionalità. Il suo programma così lo riassume Jean Piaget: unificazione del sapere (sistema scolastico internazionale), coordinamento politico (pace tra i popoli), riconciliazione delle Chiese. Conseguenza di queste scelte sarebbe, per i massoni il controllo dell’educazione ed un indottrinamento controllato su tutti i cittadini. Se è vero come sostiene Epiphanius e come dichiarato da Jacques Mitterand gran maestro della Loggia di Francia che “Le logge massoniche si sono battute perché la scuola sia obbligatoria, laica e gratuita.” Allora verrebbe da dire: che ben venga una ventata massonica in ogni angolo di questo mondo perché così si eliminerebbe l’insegnamento confessionale (religioso o politico), questo sì, foriero di dogmi e rassegnazione!
La seconda parte del libro credo sia quella più interessante, la storia europea dalla caduta del comunismo ad oggi.
Per compiere una rivoluzione l’alternativa democratica è la più desiderabile e la più permanente; il metodo puramente totalitario a lungo andare si autodistrugge” (Julian Huxley).
Non c’è dubbio che fino ad oggi sia andata così. E che quindi la massoneria abbia cercato di creare prima e di favorire poi i sistemi democratici dove possibile. Consapevoli di potere controllare i Partiti ed orientare l’opinione pubblica. Tutti siamo oggi consapevoli che una televisione ed una stampa indipendente non esistono. Già ad inizio novecento il redattore-capo del giornale per antonomasia, il New York Times, John Swinton rivolto ai giornalisti così dichiarava: “…Non c’è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Il lavoro del giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio paese e la sua gente per il suo pane quotidiano. Noi siamo dei burattini, loro (i ricchi, dietro le quinte) tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali”.
I massoni pensano così di educare le masse creando negli individui stati d’animo collettivi. A proposito rende bene l’idea Naom Chomsky quando afferma che il “gregge” viene convocato solo in tempo di elezioni per tenere viva nelle “pecore” l’impressione di vivere in democrazia e non in uno stato totalitario. Il popolo è diviso in una “classe specializzata” che rappresenta e difende i valori del potere privato e dello Stato che lo rappresenta ed il resto del branco che deve essere guidata dalle emozioni e dagli impulsi. La libertà sessuale e la droga favorirebbero uno stato di alienazione collettivo. I testi di psicologia sociale, come il testo sulla propaganda politica del prof. Serghei Ciacotin, sostengono che “l’ignoranza è dunque l’ambiente migliore per formare masse che si prestino facilmente alla suggestione”. (Sarà per questo che tutte le riforme della scuola italiana sembra abbiano come obiettivo lasciare i giovani nell’ignoranza e privarli di qualsiasi senso critico?). Anche la Chiesa non è immune dalla contaminazione dei principi massoni. Vengono a proposito riportate frasi del discorso pronunciato all’ONU nel 1965 di Paolo VI, mentre a Roma era in corso il Concilio Vaticano II: “…non si può concepire nulla di più elevato sul piano naturale, nella Costruzione ideologica dell’Umanità… Chi non vede la necessità di giungere così a instaurare una autorità mondiale in grado di agire con efficacia sul piano giuridico e politico?”. Sulla stessa scia Giovanni Paolo II. Sono le stesse massime autorità religiose che elogiano quegli organismi internazionali creati, secondo il Nostro, dai massoni per un governo mondiale della gnosi.
Riepilogando: sono molte le Associazioni che perseguono l’obiettivo di un Governo Mondiale, l’Europa Unita è una tappa in tal senso, l’ideologia della New Age plasma le coscienze preparandole ad una Nuova Era. Tralasciamo di elencare tutte queste associazioni mondialiste e citiamo i Parlamenti Transcontinentali che sono sostanzialmente due: i Circoli Bilderberg e la Trilateral Commission. Le decisioni di questi organismi vengono notificate dai vari G8, dall’Aspen Institute, dal Club di Roma o dal World Economic Forum di Davos. I Parlamenti Transcontinentali vengono affiancati da altre organizzazioni, tra le quali ricordiamo, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la NATO. È interessante leggere come la concezione gramsciana dell’intellettuale organico sia stata presa a modello per la realizzazione di un blocco storico: “la Trilaterale deve porsi come il nucleo organizzativo di un blocco storico transnazionale” non finalizzato al riscatto proletario ma al “mantenimento di favorevoli condizioni per l’accumulazione di capitale su scala mondiale”, per l’egemonia di una classe capitalista supernazionale.
Lasciamo un momento da parte il libro di cui si è parlato finora e diamo una occhiata alla massoneria di casa nostra. In Italia abbiamo avuto l’esperienza della P2, una loggia massonica aderente al Grande Oriente d’Italia. Era stata fondata nel 1877, dal 1963 ne fa parte Licio Gelli, diventato poi Gran Maestro. Fascista, Agente della CIA, Organizzazione Gladio, Golpe Borghese, Strage Stazione di Bologna, scandalo Banco Ambrosiano, golpe in vari Stati dell’America Latina, queste alcune delle sue “onorificenze”. Disse di avere, con la P2 l’Italia in mano. ”Con noi c’era l’Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate da appartenenti alla Loggia”. Ed ancora: “Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media”: Berlusconi fu uno degli iscritti alla P2! Al di là dei giudizi di tutte le Commissioni Parlamentari, il più semplice ed immediato, quello di Pertini: “Nessuno può negare che la P2 sia un’associazione a delinquere”. Conseguentemente la P2 venne sciolta per legge nel 1982.
Ed oggi? Siamo nel Dicembre 2017, un’altra Commissione d’inchiesta, quella presieduta da Rosy Bindi, dopo mesi di audizioni ed indagini, sulla massoneria nostrana, così ha scritto: “Esiste un interesse delle associazioni mafiose verso la massoneria fino a lasciare ritenere a taluno che le due entità siano divenute una cosa sola. Ciò non significa criminalizzare le obbedienze”.
Il discorso sulla Massoneria rimane aperto e qualsiasi giudizio finale non può che rimanere sospeso, vorrei ricordare per concludere che delle organizzazioni citate, come i Circoli Bilderberg, la Commissione Trilaterale o Associazioni similari hanno fatto parte, secondo Epiphanius, personaggi pubblici che tanto hanno influenzato le scelte economiche come la politica italiana ed europea: Berlusconi, gli Agnelli, Giuliano Amato, Romano Prodi, Giorgio Napolitano, Giulio Tremonti, Enrico Letta, Mario Draghi, Carlo Azeglio Ciampi, Francesco Cossiga, Carlo Scognamiglio, Renato Ruggiero, Mario Monti.
Carmelo Sciascia

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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