Ma la sanità piacentina a trazione regionale, dove va a finire?

Gianluca Zilocchi, segretario generale Cgil Piacenza

Ma la sanità piacentina a trazione regionale, dove va a finire? Una domanda sostanzialmente posta da Gianluca Zilocchi, segretario Cgil, subito dopo l’elezione del nuovo Presidente della Conferenza sociosanitaria, un nome che finalmente, dopo non poche vicissitudini e sottomanovre di corridoio, è uscito dal cilindro della politica piacentina e dalle mani alzate dei 48 Sindaci della provincia.

Un nome, ha detto Zilocchi, del quale si prende atto ma quali sono le linee di indirizzo della Conferenza? Quale il programma che delinea la sanità piacentina del futuro? Viene forse semplicemente preso atto del programma di riorganizzazione presentato dall’Ausl?

La Conferenza socio sanitaria territoriale piacentina

Insomma, i lavoratori Cgil, per il tramite del loro segretario, lamentano scarsa chiarezza e ancor meno trasparenza da parte della politica locale accusata di assenza, di mancanza di proposta e quindi in sostanza di immobilismo e di sudditanza rispetto ai piani di ridimensionamento che forse sono custoditi nei cassetti della giunta regionale e del Presidente Bonaccini.

Intanto proseguono le raccolte di firme da parte di comitati spontanei di cittadini che a loro volta chiedono chiarezza circa il destino della rete ospedaliera: vero che verrà ridimensionato l’ospedale di Castel San Giovanni? Che cosa succederà all’ospedale di Fiorenzuola? Vero che le strutture di Villanova verranno trasferite a Fiorenzuola? Esiste una politica di crescita del personale oppure prosegue il blocco totale delle sostituzioni in particolare con riferimento al personale di supporto amministrativo? Quale il futuro del nosocomio piacentino nel caso di unificazione con Parma? Sono credibili le parole del Sindaco Paolo Dosi che promette la posa della prima pietra dell’ospedale nuovo di Piacenza o sono solo parole in vista delle prossime elezioni amministrative da dimenticare il giorno dopo?

Oggi i rappresentanti del Comitato a difesa dell’ospedale di Villanova hanno consegnato al Presidente Bonaccini diecimila firme di cittadini mentre Zilocchi, come ha riportato il quotidiano Libertà nell’edizione del 9 agosto, è esplicito: “nella nostra città ci sono troppe situazioni sottovalutate che ci porteranno in autunno a combattere battaglie nel linguaggio a noi più consono: quello delle piazze”.

Insomma, per la sanità piacentina si preannuncia un autunno decisamente caldo. Salvochè i rappresentanti della politica, locale e regionale, non definiscano con chiarezza e metodo partecipato, il punto di arrivo del futuro prossimo venturo.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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