“La valigia dell’emigrante”, lirica di Gianni Rodari

Emigranti, olio su tela di Onofrio Bramante

Non e’ grossa, non e’ pesante
la valigia dell’emigrante…..
C’e’ un po’ di terra del mio villaggio
per non restare solo in viaggio..
Un vestito, un pane, un frutto,
e questo e’ tutto.
Ma il cuore no, non l’ ho portato:
nella valigia non ci e’ entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuol venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non da’ pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
ma il treno corre: non si vede piu’.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

2 Risposte a ““La valigia dell’emigrante”, lirica di Gianni Rodari”

  1. Che meraviglia , entra nel cuore , io , oppure noi che abbiamo vissuto una vita come figli d’emigranti non può che commuoverci è rivivere attimi di gioia ma anche di tanta tristezza . Grazie Gianni Rodari.

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