“La regina Elena (Queen Eleanor)”, omaggio all’arte di Anthony Frederick Augustus Sandys (preraffaellita)

Anthony Frederick Augustus Sandys (nato con il nome Antonio Frederic Augustus Sands) ma più noto come Frederick Sandys (1829-1904) è stato un pittore e disegnatore inglese appartenente al movimento dei preraffaelliti.

Ricevute le prime lezioni di disegno dal padre, anche lui pittore, dimostrò doti naturali nella cura e nella bellezza del disegno.Dimostrò le sue doti di disegnatore ottenendo un riconoscimento con la sua parodia del Sir Isumbras at the Ford di John Everett Millais nel 1857. Nel disegno il cavallo si era trasformato in una scimmia marchiata con la scritta J. R., Oxon riferita a John Ruskin, sopra questa c’era la figura del cavaliere che era rappresentata da Millais e dei due bambini che erano Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt.

Sir Isumbras at the Ford

Rossetti e Sandys divennero amici intimi e per più di un anno, fino all’estate del 1867, Sandys visse con Rossetti alla Tudor House (ora Queens House) nel Cheyne Walk a Chelsea. Il lavoro di Sandys fu profondamente influenzato da quello dall’amico concentrandosi maggiormente su soggetti mitologici e ritratti.

Negli anni 60 cominciò a esporre le sue opere pittoriche, le più conosciute sono Vivien del 1863, Morgan le Fay (la fata Morgana) del 1864, Cassandra e Medea del 1868.

Si sposò con Georgiana Creed, ma il suo matrimonio durò solo tre anni, sebbene in verità non si siano mai divorziati. Sandys ebbe una lunga relazione con Keomi Gray, una rom che posò come modella per Medea e altri dipinti. Alla fine ebbe una relazione stabile con Mary Emma Jones (conosciuta come “Mrs Sandys”) che durò per il resto della sua vita. Morì nel quartiere di Kensington a Londra nel 1904.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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