“La fontana dei sogni” (Vacue visioni di castelli fatati / poesie da un altro altrove, 1975-76)

 Vacue visioni di castelli fatati

sospesi sul nero baratro

della routine quotidiana;

 .

brillanti stelle di gloria

prendono indefinita forma

nel fondo d’una tazza di caffè;

 .

l’animo s’immerge voglioso

nell’invitante nettare

della fontana dei sogni;

 .

poi il risveglio,

la realtà,

la fine.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

Una risposta a ““La fontana dei sogni” (Vacue visioni di castelli fatati / poesie da un altro altrove, 1975-76)”

  1. Caro Conte, quanto è bella questa poesia, ma quanta amarezza…perchè non provi a mettere più zucchero in quella tazza di caffè? Magari l’animo poi ci trova gusto:la fine,la realtà,poi il risveglio!

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