“Io so … come hanno ucciso Pasolini”, testimonianza di Pino Pelosi, Vertigo editore, 2011

Quello che si trova tra le mani chi si avvicina a questo libro è, o almeno questo è quanto afferma l’autore, la cronostoria  dei fatti precedenti l’uccisione di Pier Paolo Pasolini, e  il suo rapporto con l’unico responsabile dell’omicidio secondo la giustizia italiana: Pino Pelosi,  autore del libro.

Un libretto di poche pagine in cui vengono raccontate giornate romane tra due personaggi simili e allo stesso tempo agli antipodi tra loro. 

Non so se quanto scritto su queste pagina sia vero,  in parte vero, o del tutto falso. Lo può sapere solo Pino Pelosi e in tutti i casi ora la sua verità gli fa compagnia nella tomba.

Libro di cui consiglio la lettura solo come racconto ipotetico, che farà credo piacere agli estimatori del maestro Pasolini che da queste pagine esce pulito.

Pelosi accenna per un secondo ad un gesto in qualche modo sessuale ma è messo lì quasi con distrazione, quindi i cacciatori di dettagli pruriginosi resteranno delusi.

Chi ha seguito in modo approfondito i fatti relativi al delitto Pasolini non troverà qui Grandi verità o rivelazioni rimaste segrete.

Pino Pelosi detto la rana è un vero personaggio pasoliniano che sembra proprio essere uscito da uno dei suoi film.

Purtroppo la morte del maestro è fatto reale,  com’è  reale il clima di tensione nell’ Italia negli anni 70 in cui si svolgono i fatti.

Povertà, sopravvivenza, incoscienza sono i compagni silenziosi dei personaggi che compongono il quadro del fattaccio dell’Idroscalo, dove  ombre più grandi sono rimaste sconosciute alla cronaca mentre Pino Pelosi, in carcere, reoconfesso pagava per tutti.

Non sapremo mai il vero motivo che ha condotto alla morte il regista poeta scrittore  Paolo Pasolini.

Ne quello che lui sosteneva di sapere ma di non poter dire per mancanza di prove ma che magari in qualche modo ha detto tra i fotogrammi dei suoi film.

Rimandiamo I lettori del blog interessati alll’omicidio Pasolini all’ approfondimento fatto  da Alberto Zanini che, grazie alla gentile concessione del blog ‘I gufi narranti’, potete trovare nel nostro catalogo cliccando qui (1^ parte) e qui (2^ parte).

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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