Impareggiabili emozioni: oggi si varca la soglia dell’editore

Pierrot sul libro, olio su tela di Marcella Baruti

Bisogna ammetterlo: ci sono momenti d’emozione che t’avvolgono anima, cuore e anche stomaco con leggero tremolio di gambe. Ieri è stata una giornata particolare. Al mattino, al bar, ho incontrato il cugino Giorgio. Qualche anno più di me, taxista, vive in collina, in Val Chero, vicino alla casa che fu di mio nonno, dove è cresciuta mamma, dove ho passato tante giornate da ragazzo. Non ci si vedeva da molti anni. 

Salivamo sulle balle di fieno, una decina di metri sotto il portico, si faceva a lanciarsi giù, sul morbido strato che stava sotto. Ci voleva un pizzico di coraggio e una buona dose d’incoscienza. Eravamo ragazzini. Ora saremmo pronti per la pensione se non fosse per Jena Fornero.

Nel corso della giornata ho completato il menabò del prossimo libro. Lo diamo alle stampe con l’amico e collega Fausto Chiesa. Poesie, brevi richiami storici, brani estratti dal diario del padre di Fausto reduce della Campagna di Russia, interventi di Claudio Ghittoni Sindaco di Gropparello e di Carmelo Sciascia, rimandi a Ferruccio Braibanti e Raffaele Maggi Presidente CIrcolo Auser di Gropparello, illustrazioni di Edoardo.

Ora il menabò letteralmente sembra far luce sul tavolo al mio fianco. Risplende. Abbaglia. Mesi e mesi di lavoro per 56 pagine che raccontano di guerra e sognano di pace. Attese, completamenti, cambiamenti, rinvii, pause, entusiasmo, momenti di stanca e momenti morti ma infine oggi (si spera) varcheremo la soglia dell’amico Eugenio Gazzola, responsabile della mini editrice “Scritture”.

Consegneremo menabò e chiavetta con i file in word e in pdf e tutto passerà allo stampatore. Nel giro d’una settimana dovremmo avere le prime bozze. Verificarle velocemente, attendere un’ulteriore settimana per una seconda verifica e infine, dopo una decina di giorni avere l’opera in mano, pronta per la presentazione e la distribuzione.

Sì, l’emozione è come un serpente che ti avvinghia, che ti avvolge, che ti sale alla mente. Stato di ebrezza. Se mi fanno la prova del palloncino mi arrestano per stato di alterazione oltre i limiti consentiti. Con sequestro della matita e confisca della penna biro e formattazione del personal computer.

Per concludere in tema di emozioni: in serata sempre di ieri è stato ritwittato il post pubblicato in Arzyncampo col quale si recensiva “Topi” di Gordon Reece, Giunti editore. Chi lo ha ritwittato? Nientepopodimenoche lo stesso Giunti editore. Stanotte ho dormito con un pannolino, si sa mai che inondassi il letto.

Pubblicato da arzyncampo

14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.

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