Sibilano tutto il giorno i rossi scaracchi Della mitraglia, nel cielo infinito d’azzurro; Mentre, scarlatti o verdi, accanto al Re beffardo, Crollano in massa nel fuoco i battaglioni;
Mentre un’orrenda follia maciulla cento Migliaia d’uomini e li ammucchia fumanti; – Poveri morti! nell’estate, nell’erba, nella tua Goia, oh Natura! tu che li creati santamente!…
– C’è un Dio, che irride ai lini damascati Degli altari, all’incenso, ai gran calici d’oro; Che si addormenta cullato dagli osanna,
E si risveglia quando le madri, contratte D’angoscia, piangendo sotto la cuffia consunta, Gli offrono, annodato nel fazzoletto, un soldo!
Pubblicato da arzyncampo
14 febbraio 1954, bassa pianura emiliana, Fiorenzuola d'Arda, quell'era le debut. Oggi vivo e lavoro a Piacenza. Giornalista pubblicista, il destino ha voluto mi impegnassi in tuttaltro campo, al servizio dei cittadini nella sanità pubblica. Tuttavia scrivere, per me, é vitale, divertente, essenziale, un mezzo per esprimere la mia presenza nel mondo e dir la mia. Così dal giornalismo sono passato, per passione e non per lavoro, alla poesia, alla narrativa, ai resoconti, agli appunti ovunque e su tutto, fino alla scoperta del blog. Basta scrivere, appunto, per dire di aver qualcosa da dire alla gente di questo nostro mondo. Fin quando avrò una penna, ci sarò.
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